Sequestro del depuratore di contrada Boscarello. Cause del disservizio. Negligenza? Incuria del personale addetto alla gestione? Nessuna responsabilità imputabile alla IMPEC? Il Comune, attraverso il responsabile del settore Antonio DURANTE, scrive alla Ditta per avere delucidazioni in merito all’accaduto: in caso, sarà ritenuta unica responsabile con conseguente adozione dei provvedimenti che il caso comporta a tutela dell’interesse pubblico.
Cattivi odori e sostanze anomale diverse da quelle prodotte da scarichi civili, su sollecitazione del Sindaco aveva fatto registrare nei giorni scorsi l’intervento della Capitaneria di Porto e dell’ARPACAL ed il successivo sequestro dell’impianto di depurazione. Parte dei liquami non depurati – si leggeva nella relazione – anziché essere avviati al ciclo di depurazione si riversano direttamente nella vasca principale di raccolta finale da cui il liquame depurato, miscelato a quello non depurato, veniva pompato a pressione nel mar jonio.
Non si comprendono – si legge nella missiva - le motivazioni che hanno indotto la Ditta a far sì che i liquami non depurati sfiorassero a valle dal dissabbiatore, ancor di più se si pensa che l’impianto è stato ammodernato di recente; che lo stesso presenta un efficace impianto di pompaggio ai due circuiti di depurazione di cui l’impianto stesso si compone. - (Fonte/Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying)