Basta prendere in giro i coriglianesi! |
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venerdì 24 marzo 2017 23:23 |
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Girovagando per quotidiani e blog locali, mi accorgo di quanta perversione e fame di potere abbranca i nostri cari e vecchi “leader”. Come di consueto, i volti sono sempre i soliti: andando da sinistra verso destra, passando anche per il centro. La musa ispiratrice delle loro ragguardevoli “uscite”, è rappresentata dalle elezioni (a loro dire imminenti) del 2018. Ebbene, a più di un anno da quella fatidica data, già ci si organizza, stringendo alleanze e facendo nascere gruppi e formazioni nuove, che poi, alla fin fine, di nuovo hanno ben poco, oserei dire nulla. La cosa che più mi infastidisce, però, è la totale mancanza di soluzioni alle problematiche più ingenti che tormentano il nostro comune. Non una parola sul settore sanitario, sulla perenne fatiscenza della maggior parte dei nostri spazi di aggregazione sociale, sull’inefficienza di alcuni servizi importanti, un esempio è la stazione ferroviaria. Non una parola sul fenomeno migratorio, su come voler rilanciare il commercio locale. Niente. Niente di niente. Molti di loro sembra aspettavano la Commissione d’Accesso per poter riprendere a “sparare a zero” sul nostro attuale sindaco. Ma questo è ovvio, quando si ha poco di cui parlare e quasi nulla da proporre, la vecchia arte della politica suggerisce ai professionisti del mestiere, di basare la propria azione sulla demonizzazione dell’avversario. E quale miglior avversario del Sindaco di turno? Addirittura alcuni insinuano un eventuale scioglimento anticipato e lo fanno con fierezza, sprezzanti del fatto che un tale avvenimento non sarebbe un’onta solo per Giuseppe Geraci, ma per l’intera cittadina! Ma d’altronde, a loro cosa importa… l’entusiasmo di dire “ve l’avevo detto” è palese che supera qualsivoglia senso di appartenenza alla propria città. A tal proposito, una domanda sorge spontanea: ma se “i volti nuovi” sono questi, il tanto ambito cambiamento (parola sulla bocca di troppi ma nella testa di pochi) arriverà davvero? In che direzione vogliamo far andare la nostra umile e depauperata Corigliano? Personalmente, da giovane cittadino interessato alle sorti del proprio paese, sono tanto deluso. Una cosa, però, ho avuto il piacere di notare: i maestri del “galleggio” non trovano più il benestare del Popolo. A consolidare la mia tesi, sono le tante riflessioni avverse sorte in luogo di esternazioni pubbliche degli interessati. L’endemico distacco dalla realtà dei nostri soggetti politici, ahinoi, non è una novità, ma mai come ora attanaglia il popolo Coriglianese. Il fatto è che adesso ci troviamo in un momento storico che non ammette superficialità. Questo perché siamo tutti, nessuno escluso, scottati dalla mala politica, quella fatta di profittatori, di mestieranti, di scandali, di un qualunquismo sfacciato e perseverante. Siamo una comunità stanca di proposte aleatorie, fatte passare come soluzioni imprescindibili cui dipenderebbero le sorti dell’intero paese. Cittadini adirati che esigono risposte serie e concrete. Cittadini veri alla ricerca continua e perseverante di certezze. Adesso non è più tempo di scherzare. Basta prendere in giro i Coriglianesi!
Mattia Salimbeni
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