SIINARDI: la resa dei conti – il Re è nudo |
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lunedì 13 marzo 2017 15:01 |
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Se c’è una cosa sulla quale l’Amministrazione Geraci dovrebbe interrogarsi, ancor prima della fattispecie relativa all’arrivo presso Palazzo Garopoli della Commissione d’accesso inviata dalla Prefettura, è, sicuramente, e senza ombra di dubbio alcuno, avere preso atto di come tale arrivo sembrerebbe non avere sorpreso praticamente nessuno in Città. Men che meno gli addetti ai lavori. Come fosse del tutto normale e, anzi, addirittura “auspicabile” (come ebbe modo di evincersi da un recente comunicato stampa emesso dall’Amministrazione Geraci e dal titolo “la Commissione d’accesso: ben venga!”) ricevere tale tipo di particolari “attenzioni” da parte dello Stato. Chiariamo subito una cosa, prima che i soliti comunicati stampa emessi dall’Amministrazione Geraci a spese dei contribuenti Coriglianesi tentino di sottostimare, seppure e del tutto invano, un evento gravissimo come l’arrivo della Commissione in Comune, il quale è di una gravità inaudita già di per sé, figuriamoci nel momento in cui si prende pure atto di come l’Amministrazione Geraci risulti essere la seconda amministrazione consecutiva Coriglianese a ricevere visite di “cortesia” di tale genere e tipo da parte di emissari dello Stato. E l’odierno Sig. Sindaco Geraci dovrebbe ricordarselo bene posto che, nel corso della visita della precedente Commissione, appena qualche anno fa, svolgeva il ruolo di Consigliere Comunale, se non ricordo male. Ebbene, contrariamente a quanto ”qualcuno” voglia e tenti invano di fare credere, la Commissione d’accesso non è stata di certo inviata dalla Prefettura a Palazzo Garopoli per prendere un thè in compagnia della Giunta Geraci né, tantomeno, si trovava a passare per caso per una visita di “routine”. Niente di tutto ciò. Purtroppo per l’Amministrazione Geraci. La Commissione d’accesso si è insediata presso i locali del Comune di Corigliano Calabro, nominata su iniziativa del Sig. Prefetto di Cosenza, S.E. Dott. Tomao, per “accertare la sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa nell’Amministrazione comunale”. E, ovviamente, quando si parla di Amministrazione Comunale di Corigliano Calabro ci si riferisce proprio a quella odierna, e non certo a qualcun’altra degli anni quaranta o degli anni settanta. La Commissione d’accesso indaga qui. Ed indaga ora. Hic et nunc, qualora qualcuno non lo sapesse o gli fosse sfuggito o facesse finta di non saperlo. Quello che desta davvero scalpore non è tanto il silenzio dell’Amministrazione Geraci il quale è del tutto plausibile e, anzi, perlomeno auspicabile visto che, il solo arrivo della Commissione d’accesso a Palazzo Garopoli, a poco più di un anno dalle prossime amministrative (sempre che si possano svolgere) sembrerebbe avere posto definitivamente, oserei dire finalmente, la parola “fine” su di una delle pagine politiche più tristi della storia del Comune di Corigliano Calabro. In tutto ciò, mentre un’intera Città di 40 mila abitanti vaga senza meta verso il nulla, al pari di una nave senza nocchiere, è altresì del tutto sconcertante notare l’ennesima ed assoluta assenza dal dibattito politico cittadino della maggioranza consiliare e di buona parte dell’opposizione. Eppure, che ci crediate o meno, molti di questi “protagonisti” dell’attuale consiglio comunale, di maggioranza o opposizione che siano, non esiteranno nemmeno per un attimo a ricandidarsi alle prossime elezioni non si capisce bene sulla base di quali “risultati” conseguiti. Se l’”Esecutivo” Geraci avesse pensato ad affrontare i reali problemi della Città piuttosto che pensare di volere scorrere improbabili graduatorie, a restaurare cineproiettori, a organizzare sfilate di Miss Italia ed a offrire buffets, tra le tante altre cose, ci ritroveremmo, forse, a questo punto? Io non credo. Che i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, in seguito a tale gravissimo episodio, abbiano forse in mente di dimettersi in massa? Che il Sig. Sindaco Geraci abbia forse in mente di fare un passo indietro? Non credo proprio. Tutt’altro. In questi giorni ho avuto anche modo di incontrare per puro caso un consigliere al quale ho rappresentato l’eventualità di dimettersi, con un gesto di responsabilità, anche per dare un segnale a tutti gli altri. Questo consigliere, per tutta risposta, e non sapendo a che cosa aggrapparsi, evidentemente, è arrivato addirittura a domandarmi come mai non fossi io a dimettermi(!!!). Come se il sottoscritto, allo stato attuale, svolgesse il ruolo di consigliere comunale ed avesse ricevuto in visita la Commissione d’accesso (!!!). Ma è normale che a reggere le sorti della nostra Città ci siano stati e ci siano consiglieri del genere? E’ davvero questo quello che si “merita” la nostra Città? Ma è uno scherzo o è proprio tutto vero? La Commissione d’accesso, al termine dell’ispezione, e come peggiore delle ipotesi, potrebbe anche decretare lo scioglimento del Consiglio Comunale. Sarebbe una tragedia? Può darsi. Oppure sarebbe la prima vera lezione di educazione civica per quella buona fetta di popolazione Coriglianese che non ha ancora imparato a votare. Nonostante tutto.
Dott. Enzo Claudio Gaspare SIINARDI
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COMUNICATO STAMPA
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