SIINARDI: Tra disoccupati, indigenti e cani, cosa ha scelto Geraci? |
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domenica 19 febbraio 2017 21:03 |
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Ho appena letto la dichiarazione inviata ieri da un anonimo cittadino al locale blog, e dal titolo “Lettera aperta di un disoccupato al sindaco” dal quale emerge chiaramente la disperazione di un cittadino Coriglianese disoccupato, e magari con famiglia a carico, solo uno dei migliaia di residenti sul territorio, preoccupato della possibilità di non potere accedere ad un bando comunale il quale potrebbe permettergli, in cambio di una temporanea prestazione lavorativa presso il settore manutentivo, di ricevere un compenso mensile di € 450 fondamentale per tale cittadino, a suo dire, per “pagare qualche bolletta” e per “nutrirsi”. Addirittura tale signore arriva a minacciare di “farla finita” qualora dovesse essere in qualche modo ritirato il bando in oggetto. Io mi chiedo se Giuseppe Geraci si renda lontanamente conto dello stato di estrema indigenza in cui versa una buona parte della popolazione Cittadina, oramai allo stremo. E, allo stesso tempo, mi chiedo per quale motivo non vengano dirottati i fondi necessari ad alleviare almeno parzialmente le sofferenze di tali famiglie provvedendo, finalmente, a tagliare la spesa improduttiva comunale. E’ davvero assurdo che ci siano, allo stato attuale, cittadini che arrivino addirittura a minacciare di “farla finita” dalla disperazione mentre, allo stesso tempo, l’Amministrazione Geraci si prende il lusso di spendere ogni anno centinaia e centinaia di migliaia di euro solo per il vitto e l’alloggio dei cani randagi sistemati presso un canile privato. Il Sindaco di Corigliano si rende conto di quante siano diventate numerose le persone che alla sera frugano nei cassonetti? O le vedo solo io? Prima erano i cani ad andare a rovistare nei cassonetti dell’immondizia. Adesso a rovistarci ci vanno le persone perché ai cani è stato garantito il vitto e l’alloggio a spese nostre. Nell’ultimo anno 2016, e solo da gennaio fino a settembre, sono stati spesi oltre 211’000,00 euro per il sostentamento di tali cani. Dall’insediamento di Geraci, dal giugno 2013 ad oggi, il Comune ha speso, tra le altre cose, approssimativamente ben 1 milione e 100 mila euro (2 miliardi e 200 milioni delle vecchie lire) per il servizio di vitto e alloggio ai randagi, servizio, tra l’altro, in proroga dal lontano 2012. Poco meno di 27 mila euro (54 milioni di lire) di media pagati ogni mese per sfamare e custodire cani. Quanto è stato speso di fondi comunali propri per il sociale da questa amministrazione? Cosa è stato fatto per i disoccupati e tutti i Cittadini Coriglianesi che versano in uno stato di indigenza più o meno grave? Uno dei capisaldi del programma politico che presenterò prossimamente alla Città sarà costituito proprio dall’immediata istituzione del “Sussidio di Sopravvivenza” il quale verrà elargito a tutti i Cittadini Coriglianesi, residenti sul territorio da almeno 15 anni consecutivi, i quali si trovino in condizioni di estrema indigenza (condizioni certificate congiuntamente dai settori Servizi Sociali e Tributi) la quale istituzione sarà completamente a costo zero per la Cittadinanza in quanto finanziata con l’eliminazione definitiva del 90% della spesa effettuata per il canile. Verrà implementata, finalmente, una massiccia e seria operazione di sterilizzazione dei randagi e, quelli giudicati idonei dalla locale Azienda Sanitaria (ovvero animali non aggressivi e in buone condizioni di salute) verranno reimmessi sul territorio. Verrà istituito un micro canile comunale presso il quale troverà alloggio solo ed esclusivamente la piccola frazione di animali giudicata inidonea al rilascio sullo stesso. Grazie alla massiccia campagna di sterilizzazione, il problema randagismo sarà risolto al più tardi in 6 mesi. Il 90% della spesa risparmiata, dicevo, e pari approssimativamente a 270’000 euro annui, verrà utilizzata non solo per l’istituzione del “sussidio di sopravvivenza” cittadino ma servirà a finanziare, allo stesso tempo, anche concrete politiche di reinserimento nel mercato del lavoro grazie alla contemporanea istituzione di corsi di formazione la cui frequenza sarà resa obbligatoria per tutti coloro i quali verranno ritenuti idonei ad usufruire del sussidio già citato. Nel frattempo, e compatibilmente con improbabili e costosissimi scorrimenti di graduatorie, politiche di assistenza ai cani e, soprattutto, con i suoi impegni, il Sindaco Geraci approfitti di questi ultimi spiccioli di mandato per cominciare a fare qualche cosa di concreto per quella grossa fetta di popolazione disagiata, sempre che sappia cosa fare e come farlo. Che ai cani ci ha già pensato abbastanza.
Dott. Enzo Claudio Gaspare SIINARDI
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COMUNICATO STAMPA
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