CORIGLIANO CALABRO: UN ARRESTO SU ORDINE CUSTODIA CAUTELA IN CARCERE |
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martedì 31 marzo 2015 11:45 |
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Nella serata di ieri 30 marzo 2015 in Corigliano Calabro (CS), i militari di questo nucleo operativo e radiomobile eseguivano ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 19 mar 2015 dal Tribunale di Castrovillari (CS), che pienamente concordava con le risultanze investigative di questa Compagnia Carabinieri, confronti Gega Antonjo, nato Scoder (albania) il 16 ago 1985, residente in Corigliano Calabro, celibe, nullafacente, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, omissione di soccorso, omicidio colposo e tentato omicidio confronti militare arma. Predetto, veniva rintracciato da militari operanti corso predisposto servizio di polizia giudiziaria in questa via Fontanelle. Lo stesso, nella serata del 21 gen u.s. in questa via nazionale, alla guida dell’autovettura peugeot 206 targata BS872LH, non si era fermato all’Alt intimato dai militari di questa aliquota radiomobile tentando di investire il capo servizio, dandosi quindi a precipitosa fuga costringendo i militari ad un inseguimento lungo il centro abitato e poi una strada dissestata. Il Gega, procedendo a velocita’ molto elevata, usciva autonomamente dalla sede stradale ed impattava contro una sponda del canale, precipitandovi all’interno. A seguito dell’incidente il Geca Antonjo, si dileguava facendo perdere le tracce, mentre il passeggero, Artene Lucian Costel, decedeva sul colpo. A seguito di attivita’ di sopralluogo esperite sul veicolo veniva rinveuto un fucile da caccia, provento di furto in danno di un cittadino di Amantea (CS) effettuato mesi prima, ed alcune matasse di rame provento di furto in danno dell’Enel, perpetrato poche ore prima. Lo stesso Gega si rendeva irreperibile sin dai momenti successivi alla fuga e veniva tratto in arresto nella data odierna a seguito di perdurante attivita’ di ricerca. Nella circostanza a seguito di perquisizione personale e veicolare gli operanti rinvenivano all’interno dell’abitacolo un coltello da macellaio lungo 50 cm e una ricetrasmittente attiva che lo stesso utilizzava per i contatti con i suoi fiancheggiatori. Arrestato veniva tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari (CS), su disposizione a.g.
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Comp. CC Corigliano Calabro
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