Corigliano-Rossano: la fusione dell’utopia |
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sabato 21 gennaio 2017 09:31 |
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UTOPIA deriva dal greco U =negazione, tòpos=luogo, Letteralmente “ non luogo”. Con UTOPIA si fa esplicito riferimento ad un luogo o ad una situazione che non esiste, ma che sognano soltanto utopisticamente i promotori della cosiddetta associazione pro fusione. Il termine fu coniato dallo scrittore e filosofo inglese Thomas MORE nel suo celebre libro del 1516 “Libellus vere aureus, nec minus salutaris quam festivus de optimo rei publicae statu, deque nova insula Utopia”. In questa opera MORE esponeva le usanze, le abitudini, i costumi, le tradizioni, la cultura di un popolo, aggiungo io, anche il forte campanilismo tra due realtà territoriali completamente diverse, impossibile da realizzare e che tanto danno hanno arrecato alla piana di Sibari. Ho già spiegato in altri interventi il significato del termine FUSIONE, penso non solo al termine chimico di FONDERE ma anche a qualche fuso squilibrato mentale, invece il termine di ASSOCIAZIONE mi fa pensare subito a qualche associazione a delinquere di stampo mafioso . Chi pensa alla FUSIONE è completamente fuori da ogni logica, assente dalla realtà socio economica del territorio, un territorio distrutto da ogni punto di vista, ROSSANO E CORIGLIANO hanno ormai perso tutto : LA SANITA’, IL TRIBUNALE , L’INPS, I TRASPORTI, LE FERROVIE , LA VIABILITA’, IL COMMERCIO, L’ARTIGIANATO, IL TURISMO, LA STRADA DELLA MORTE 106, per questo motivo io sostengo fortemente la realizzazione dell’AREA METROPOLITANA DELLA SIBARITIDE e non semplicemente la fusione di due territori completamente abbandonati, alla deriva della politica e dei politici, incapaci persino di presentare un unico candidato alle prossime elezioni provinciali, divisi all’interno degli stessi schieramenti. Una battaglia condotta da solo, avversata da tanti loschi personaggi ormai sconfitti politicamente, felicemente accompagnato da migliaia e migliaia di onesti cittadini SCHIAGURATI e da tanti SINDACI di tutta la fascia jonica, da Cariati a Rocca Imperiale fino a tutto il Pollino ed i paesi albanesi che gravitano su SIBARI, sono altresì contento della presa di posizione del Sindaco di Corigliano che finalmente ha capito le mie lezioni, aprendo lo sguardo verso l’area della sibaritide , allargando l’orizzonte e condividendo una visione ampia, che va al di là della fusione come da me auspicata e sollecitata. La realtà urbana e sociale di Corigliano e Rossano, afflitta da mali storici, quali il campanilismo imperante tra i due grossi centri urbani, cominciò a rifuggire dalla chiusura di una monocultura. Il territorio comprendente la PIANA DI SIBARI, le propaggini della valle del Crati, il POLLINO e lo IONIO, è un punto di forza e di sostegno di tutto lo sviluppo calabrese, ed è certamente l’area più strategica della provincia di Cosenza L’area metropolitana della sibaritide, oggi, con le sue potenzialità si è enucleata, rafforzata e qualificata, una realtà che è lì a testimoniare una volontà di riscatto e di crescita culturale e sociale. Se si pensa che il Metapontino, in fondo, non offre strutture urbane paragonabili all’ AREA URBANA DELLA SIBARITIDE , l’ipotesi diventa ancora più importante, perché lascia intravedere la possibilità di ottenere una attrazione extra regionale , per la prima volta, nella storia territoriale della Calabria, tutto ciò consentirebbe a raggiungere e potenziare un’area di influenza effettiva in relazione anche ai programmi di sviluppo turistico, ambientale, agricolo, commerciale, industriale, artigianale ed archeologico. Un breve cenno anche alle principali infrastrutture che, pur necessitando di adeguamenti funzionali, in una strategia di sviluppo complessivo, sono attualmente esistenti sul territorio. -Infrastrutture di trasporto e viarie: 1) l’autostrada del Sole con svincoli nell’area. 2) le direttrici ioniche SS, 106 e delle FF.SS, arterie di collegamento tra l’Adriatico e la Sicilia. 3) la superstrada pugliese che collega Sibari con la Basilicata e la Puglia. 4) la superstrada delle Terme che collega la sibaritide con il Tirreno. 5) il porto di Sibari, con funzioni polivalenti, che per dimensioni e potenzialità è il secondo della Calabria. 6) il porto di Cariati. -Infrastrutture energetiche: 1) la centrale termoelettrica di Rossano. -Infrastrutture sportive: 1) il centro sportivo tra Corigliano e Rossano, a servizio de centri urbani della piana. -Infrastrutture irrigue: 1) la diga del Trionto. 2) la diga di Tarsia. -Infrastrutture industriali: 1) l’agglomerato industriale di Schiavonea di Corigliano. 2) l’agglomerato industriale di S. Irene di Rossano. 3)l’agglomerato industriale di Cammarata di Castrovillari. E’ un’area con due settori trainanti, il turistico e l’agricolo. Il peso del settore turistico nell’AREA è notevole e comprende: 1) la fascia marina dello Ionio, con una diffusa e sempre crescente presenza di villaggi residenziali-turistici di media/alto livello. 2) L’entroterra montano, comprendente il Pollino, in cui opera con sempre maggiore incisività l’Ente Parco Nazionale del Pollino. 3) Un sistema archeologico comprendente Sibari, castiglione di Paludi, la Madonna delle armi di Cassano Ionio. 4) Un sistema termale comprendente le terme di Spezzano Albanese, di Cassano Ionia e di Cerchiara di Calabria Nel settore dei beni culturali si registra la presenza di vestigia e monumenti del passato; epoca Magna Grecia, Romana e Bizantina in particolare, di notevolissimo rilievo storico ed artistico, quali fortificazioni, chiese. Complessi conventuali, monastici e rurali che hanno portato alla istituzione in quest’area dell’IRACEB, ossia , Istituto per le Antichità Calabresi e Bizantine L’AREA METROPOLITANA è dotata di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Fra le scuole più antiche e prestigiose a pochi chilometri da Sibari, c’è il Collegio italo-albanese di S. Adriano, nel comune di S, Demetrio Corone, che è il più importante nucleo “arbereshe” presente in Italia. Nell’AREA è presente, inoltre il maggior numero di comuni albanesi, in cui vivono le minoranze etniche più antiche, vivaci culturalmente integratesi con la cultura latina. Tutto ciò conferisce al territorio una importanza non trascurabile, tesa a sottolineare la multicultura presente nella SIBARITIDE. Nell’agricoltura è significativo il settore agrumicolo e olivicolo, invece nella pesca, esiste la flottiglia di Schiavonea che è la più importante di tutta Calabria. Mi chiedo, e apprendo con mia profonda amarezza che giorno 18 gennaio, mentre sto scrivendo alle ore 12 presso la sede regionale di Palazzo Campanella, saranno sentiti i Sindaci di Corigliano e Rossano oltre ai rappresentati di associazioni uno ,cento e nessuno, rappresentati da Amerigo Mennicelli ed Enrico Iemboli saranno sentiti in audizione presso la Prima Commissione Affari Costituzionali, Presieduta dall’On. Franco SERGIO. Mi fa veramente pena, sapere del dramma esistenziale in cui si trova il Sindaco ed il vicolo cieco in cui si è inserito, purtroppo è troppo tardi per poterlo aiutare. Doveva ascoltarmi prima, non ha capito i miei consigli. Mi chiedo, inoltre, come il poveretto Sindaco di Corigliano, coinvolto in gravissimi procedimenti penali
presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, La Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro e la Direzione Distrettuale della Corte dei Conti Regionale, possa interessarsi della fusione di Corigliano e Rossano, quando interi uffici comunali, sottoposti ad indagini e sequestri, tutti i fascicoli e pratiche dell’ufficio urbanistico, attualmente depositati presso il Comando della Guardia di Finanza di Corigliano. Un sindaco incapace ed inidoneo a dare le più elementari risposte ai pensionati di Corigliano che da tempo supplicano l’apertura delle sedi sociali dove potersi ritrovare, pensionati che hanno lavorato con grossi sacrifici un’intera vita, contribuendo ancora oggi ai gravosi tributi e tasse comunali, rimasti vergognosamente senza risposte. Un Sindaco rimasto solo, abbandonato al proprio destino, incapace di affrontare il problema idrico, lasciando l’intera popolazione per intere settimane senza acqua. Un territorio idrogeologico completamente dissestato, la viabilità al disastro, impraticabile piene di buche, per non parlare delle fognature e di tante montagne di spazzature e rottamazioni ancora esistenti su tutto il territorio; chi si occupa delle frazioni di Corigliano?, completamente abbandonate, purtroppo la disgrazia è dovuta al fatto che in Consiglio Comunale non esiste una opposizione. Un Sindaco disperato, confuso, inaffidabile, ha perso la fiducia persino della gente che l’ha sostenuto, non sapendo più dove andare a sbattere la testa, va alla ricerca delle corna dei buoi ormai dispersi. Corigliano e i coriglianesi non meritano tutto questo, prima lascia e meno danni subirà il territorio. Fiducioso, concludo, con l’augurio e la speranza di una forte sconfitta della fusione e fiducioso di una grande vittoria dell’AREAE URBANA METROPOLITANA DELLA SIBARITIDE, inoltre invito tutti i componenti dell’associazione a dimettersi e sostenere la mia battaglia vincente in tutto il territorio. Il referendum sarà la vostra totale sconfitta, una bomba atomica che vi scoppierà nelle mani e vi accompagnerà per tutta la vita, sarà la fotocopia del referendum e della fine di Renzi e del renzismo. Ringrazio di vero cuore tutti coloro, anche sconosciuti, che mi stanno sostenendo e stanno contribuendo alla rinascita ed allo sviluppo di tutto il territorio, ringrazio ancora tutta la stampa italiana e straniera e tutti i commenti e sondaggi apparsi sui blog a mio sostegno.
Prof. Giovanni FERRARI.DOCENTE UNIVERSITARIO
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COMUNICATO STAMPA
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