Fotogrammetria digitale, concluso il primo modulo del corso ideato dal “green-falcone e borsellino” |
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Scuola aperta alla innovazione tecnologica |
sabato 26 novembre 2016 10:58 |
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Vastissimi i campi di applicazione della fotogrammetria digitale, che consente di effettuare rilievi ad altissimo dettaglio che si rivelano fondamentali nelle attività di protezione civile e di controllo del territorio per diverse categorie di professionisti. Una tecnologia di cui oggi vi è assoluta necessità per poter garantire interventi adeguati, non solo in caso di calamità naturali, e che si rivelerebbe preziosa anche per la Pubblica Amministrazione, ancora non completamente pronta a recepire tutte le opportunità offerte dall’utilizzo di droni (strumenti a pilotaggio remoto) per il rilievo e la rappresentazione del territorio e dell’ambiente attraverso l’uso di immagini aeree, terrestri e Sapr. Questi alcuni degli elementi e degli spunti di riflessione emersi durante il Primo corso di formazione teorica e pratica di fotogrammetria digitale, svoltosi nei giorni scorsi e promosso dall’Istituto di Istruzione Superiore “N. Green-Falcone e Borsellino” di Corigliano Calabro diretto dall’ing. Alfonso Costanza, in collaborazione con la Racurs di Mosca e con il leader Eurobit dell’ing. Filippo Campolo. Qualificato il parterre dei relatori che hanno portato il proprio contributo, unitamente alla presenza delle autorità istituzionali e degli Ordini professionali i quali hanno portato il proprio saluto ed elogiato l’iniziativa, che va nella direzione di formare quelle figure professionali che già oggi il mercato del lavoro richiede in maniera massiccia e che necessitano di conoscenze e competenze specifiche. “La fotogrammetria digitale – ha spiegato l’ing. Filippo Campolo–AMSE – consente al professionista, al docente e agli studenti di studiare e utilizzare un metodo scientifico che permette di rilevare il territorio in termini metrici, di interpretarlo e di individuare quelle che sono le caratteristiche tipologiche, di forma e di dimensione proprie del territorio stesso affinché si faccia un’analisi precisa dell’esistente per poi monitorarlo e capire quali sono le variazioni”. Vastissimo il campo di impiego, dalla protezione civile al dissesto idrogeologico, alla sismicità, con tecniche che consentono di individuare le zone critiche in modo da intervenire tempestivamente. Un plauso è giunto da più parti all’Istituto scolastico e al dirigente ing. Alfonso Costanza, per aver voluto offrire anche ai propri studenti l’opportunità di un corso di formazione di altissimo spessore. E mentre la scuola è aperta alle nuove tecnologie e i giovani si rivelano pronti a recepirle, le Pubbliche Amministrazioni mostrano qualche difficoltà. “Qui sta il grosso problema – ha continuato l’ing. Campolo - le P.A. sono carenti ed è lì che dobbiamo intervenire formando i dirigenti, formando e informando gli assessori e i sindaci a leggere il territorio. D’altronde, come si può amministrare bene senza leggere in maniera corretta il proprio territorio?”. Soddisfatto il dirigente scolastico ing. Alfonso Costanza per la partecipazione registrata durante i tre giorni, nell’ambito di una programmazione più ampia finalizzata a promuovere attività che rendano il “N. Green – Falcone e Borsellino” una scuola sempre più all’avanguardia e al passo con i tempi. Citando il Sole 24 ore e AlmaDiploma il dirigente ha aggiunto che “a un anno dal titolo il 44% dei diplomati tecnici lavora, con punte del 48,7% tra i geometri e del 46,6% tra i periti industriali. Eppure, come in un incomprensibile dialogo tra sordi, le iscrizioni a questa importantissima filiera di istruzione secondaria non sfondano e restano intorno al 32% sul totale delle scuole superiori (si pensi che nel 1990 erano il 46% delle iscrizioni complessive). I diplomati, non solo devono avere la possibilità di approfondire e specializzarsi eventualmente e successivamente con la formazione Universitaria, ma una volta finito il percorso formativo, devono essere in grado di proporsi alle aziende e agli Enti, come latori di conoscenze teoriche e pratiche di alto livello, ossia pronti nella filiera produttiva aziendale o istituzionale. Nell’ambito della formazione continua, gli Ordini professionali, pur svolgendo un ruolo importante e significativo, non sempre riescono a soddisfare le esigenze dei loro iscritti. La scuola vuole offrire loro delle possibilità concrete ed efficienti, affinché anche i professionisti possano attingere a una formazione specifica, innovativa coerente con le attività che ordinariamente svolgono nell’esercizio della professione. Ed inoltre permettere di avvicinare il mondo della professione agli studenti, perché un giorno anche loro possano diventare tali”. “Il drone ha consentito di fare un grosso salto – ha affermato Dario Della Mora, socio della Start Up avviata all’Unical e rappresentante AeroPix - nel settore delle attività preventive e operative in caso di calamità naturale. Questa tecnologia, tuttavia, è ancora allo stato embrionale, tanti la utilizzano ma non nel contesto giusto. Le nostre attività, pertanto, sono mirate a definire anche un metodo di indirizzo, non solo in fase preventiva ma anche in fase operativa. C’è ancora tanta confusione sull’argomento ed è giunta l’ora di definire delle linee di lavoro ben precise per capire bene a cosa serve lo strumento e in che modo deve essere utilizzato. E i corsi di formazione sono fondamentali in tal senso, non solo per gli esperti del settore ma anche per spiegare ai giovani come lavorare bene con questi strumenti”. Per l’Ordine dei Geometri di Cosenza, che ha patrocinato l’iniziativa, oggi è necessario che vi sia una adeguata risposta anche da parte della Pubblica Amministrazione, dove è fondamentale avere una nuova classe di tecnici adeguata ai tempi e attenta alla evoluzione tecnologica. “Noi tecnici ci stiamo aggiornando in continuazione – queste le parole di Natale Mango, tesoriere dell’Ordine Geometri - ma soprattutto si sta lavorando sull’informazione. A breve partirà un programma ad hoc negli istituti scolastici superiori di primo grado, illustrando gli sbocchi lavorativi dell’indirizzo CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) nonché le attività di alternanza scuola-lavoro per far comprendere come la teoria possa presto trovare applicazione in campo pratico”. “Noi accademici – ha detto il prof. Rocco Dominici, docente di Sedimentologia e dinamica dei litorali al corso di laurea in Scienze geologiche dell’Unical - stiamo cercando di trasferire queste informazioni anche alle amministrazioni pubbliche che devono capire oggi gli effetti che un determinato progetto avrà sul territorio nell’arco del tempo. Il drone permette non solo di accelerare il lavoro ma soprattutto di essere molto precisi e dettagliati. E questo è fondamentale in tutto ciò che concerne la gestione e il monitoraggio di un territorio”. Il corso, lo si ricorda, è finalizzato alla formazione dei docenti dell’istituto, degli studenti del secondo biennio e quinto anno, di professionisti (geometri, ingegneri, architetti, periti, geologi, etc) nonché all’orientamento degli studenti iscritti ai diversi corsi tecnici. Il progetto rientra in un «Programma formativo triennale», durante il quale si parlerà di: Fotogrammetria Digitale aerea e con S.A.P.R.; Cartografia a supporto della progettazione; Rilevamento di precisione; Sistemi informativi Territoriali. Oltre a questo primo modulo, ne sono previsti altri due nei prossimi mesi di gennaio e aprile-maggio.
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COMUNICATO STAMPA
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