Beni immobili di proprietà comunale: la nostra proposta di utilizzo |
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domenica 25 settembre 2016 17:32 |
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Una gestione del patrimonio di proprietà finalizzata alla acquisizione reale dell’immobile e non ad una mera detenzione senza titolo (possesso) in particolare avendo dato elementi certi per la mancata acquisizione, appare opportuno produrre una attività che sia finalizzata ad una Pianificazione e programmazione del patrimonio comunale, non basta istituire un settore Patrimonio, è necessario invece ricostruire organicamente ciò che appartiene alla collettività. In questo si innesca in termini propositivi la necessità ad avere certezza di tutti quei terreni agricoli dati in locazione agraria ed i cui canoni dovrebbero essere riadeguati, ricontrattati, oppure sarebbe più opportuno, vista la scarsezza del reddito che producono all’Ente, la cessione onerosa attraverso una stima di mercato e attraverso la produzione di un atto amministrativo (bando) che prevede la detta vendita ed al migliore offerente. Resterebbe comunque fermo il diritto dell’affitto all’apprensione del bene agli stessi patti e condizioni. Come appare evidente, una proposta realistica ma volta a salvaguardare legittime richieste della collettività ed in particolare l’economia finanziaria dell’Ente, in questo caso il Comune. Purtroppo, non c’è attenzione realistica ad affrontare la problematica in atto, in particolare andrebbero censite le strade mediante frazionamento e intestazione del bene, andrebbero accatastati gli edifici pubblici e trasferire il diritto di proprietà in capo al Comune, nella ipotesi in cui ciò ancora è da fare, oppure giace nel limbo, andrebbero stipulati atti pubblici per formalizzare tutti gli adempimenti per formalizzare il trasferimento in favore del comune. Intanto, niente ed altro ancora è stato fatto: vedi scuola Costabile Guidi, l’area di località Brillia, o definire una buona volta la problematica con la famiglia De – Rosis o eventuali loro eredi, lo stesso lo si faccia per gli altri immobili a destinazione d’uso. Il paradosso dei paradossi è che in tutti questi anni, da documenti in nostro possesso, terreni dati in concessione, in affitto, sono spariti, sono stati intestati ad altri o addirittura venduti. Perchè fino adesso i sindaci succedutesi fino ad oggi, nessuno escluso, non hanno affrontato tale fenomeno? I motivi sono da ricercare nel diffuso clientelismo, nelle parentele, nella inesperienza delle tante amministrazioni succedutesi, negli assessori, nei consiglieri comunali, compreso i tanti Sindaci fino adesso, c’è chi dice che evidentemente anche l’ostruzionismo di alcuni tecnici del settore patrimonio, vuoi per appartenenza politica o per ordini ricevuti dagli stessi amministratori, sia di destra, di centro che di sinistra, abbiano fatto il resto: Lasciare le cose come stanno, non svegliare il cane che dorme. Ma la verità inconfutabile è che certamente lo strapotere incondizionato dei vari segretari comunali ha influito molto. Alcuni di questi, se non tutti, incluso l’ultimo, diciamocela finalmente la verità, hanno comandato e comandano al punto, (sarà forse la loro esperienza, la loro preparazione nel sapersi districarsi, nel saper leggere nelle carte) da condizionare, indirizzare, giocarseli come meglio hanno ritenuto e ritengono opportuno i vari sindaci succedutesi alla guida del comune, nessuno escluso. Per questo, Corigliano ha bisogno di un candidato a sindaco molto determinato ed essenzialmente libero, e cioè non ricattabile dai partiti o addirittura da frange del sindacato, un candidato con gli attributi al loro posto, che dialoga con tutti, se è necessario per Corigliano, anche con il diavolo in persona, non usi i semplici, il popolo, chi lo vota come carne da macello, o usarli quando servono a mettere in crisi il potere avverso, o il diretto suo contendente alla poltrona di sindaco. Nello stesso tempo, non li sacrifichi quando non gli servono più. A questo punto, è d’obbligo, avvertire i tanti concittadini che in questi giorni, in questi tempi, sono in atto stranissimi, imbarazzanti contatti in previsione dei prossimi futuri apparentamenti politici con persone che in passato si sono rivelati inconcludenti, bugiardi ed irresponsabili per non dire nemici verso il nostro territorio. Attenzione, questa volta, non facciamoci abbindolare dalle loro false promesse, diffidiamo dei loro futuri amici di cordata, pur di vincere, questi, sono disposti a tutto. Anche a vendere l’anima al diavolo.
Per il movimento centro storico. Luzzi Giorgio
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COMUNICATO STAMPA
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