English French German Italian Portuguese Russian Spanish
  datario
SAB 21
DICEMBRE
 
jonio
Breaking
Jonio
25/04/2022 16:41:16 Rogliano: Serata di premiazioni per poeti e narratori     18/01/2022 17:40:14 VACCARIZZO A./SINDACO RINGRAZIA ASP E VOLONTARI SONO 31 I CASI DA ACCERTARE     29/12/2021 14:08:00 Vaccarizzo Albanese - Domenica 16 gennaio 2022 nuovo vax day     09/03/2021 16:12:28 Acri: Le occasioni formative dell’Istituto Falcone     13/02/2021 19:56:03 «Solo 89 comuni calabresi superano il 65% di raccolta differenziata»  
txtRICERCA
 
 
 
 
 
 

Reclame
 
 

Emergenza migranti e accoglienza minori non accompagnati nella Sibaritide
 lunedì 1 agosto 2016 11:26
Emergenza migranti e accoglienza minori non accompagnati nella Sibaritide Emergenza migranti: questa è una situazione che sta coinvolgendo a tutti i livelli le amministrazioni calabresi, le prefetture ed il governo regionale e nazionale. Migliaia di disperati, in fuga da guerre, carestie e persecuzioni, che scelgono la via del mare per sopravvivere e, forse, darsi la speranza di una vita migliore. Guerre e carestie che sono, tutte, il frutto di politiche coloniali, di confini fatti ad uso e consumo delle potenze europee, frutto delle ingerenze dei governi occidentali per garantirsi lo sfruttamento sistematico delle immense risorse africane. Quando si afferma “aiutiamoli a casa loro” si dovrebbe riflettere su ciò che abbiamo fatto a casa loro. Fino alla guerra d’Algeria, fatta eccezione – e che eccezione – per il fenomeno dello schiavismo, la migrazione dall’Africa all’Europa era inesistente. Un immenso continente dove la guerra la facevano i bianchi. Probabilmente anche allora i somali, gli eritrei, i senegalesi, gli ivoriani, i sudafricani avrebbero voluto dirci “vi aiutiamo a casa vostra”.
Detto ciò esiste un problema e va affrontato. In particolare, nel territorio della sibaritide, si sta palesando la difficoltà nell’accoglienza dei minori non accompagnati sbarcati il 29 giugno nel porto di Corigliano e quelli arrivati il 30 luglio. Dobbiamo fare i conti con la carenza di strutture adatte all’accoglienza provvisoria di breve/media durata ed alla difficile locazione dei minori nel territorio italiano.
Una soluzione che, in via informale, avevamo proposto era la realizzazione di un centro regionale di prima accoglienza per i minori non accompagnati, nelle immediate vicinanze del porto di Corigliano. In particolare la struttura, sequestrata alla mafia, dell’hotel Sybaris. Soluzione portata avanti anche dalla CGIL. Questa proposta si poggia su due considerazioni: 1) difficilmente si può pensare che il porto non sia sede di altri sbarchi (a poco serve la tesi “Not in my back yard- non nel mio giardino”); 2) bisogna attrezzarsi in maniera adeguata considerando il problema come, appunto, un problema collettivo dell’intera Piana di Sibari. Ed è per questo, come coordinamento di Sinistra Italiana provinciale, non capiamo e non possiamo condividere le parole del Sindaco di Cassano Allo Jonio Gianni Papasso. E non è una polemica che poggia su campagne elettorali passate e su localismi: siamo oltre perché preoccupante è la posizione espressa dal Sindaco. Coniugare l’utilizzo dell’Hotel Sybaris per realizzare un “Centro di prima accoglienza per minori” all’idea del danno turistico, è uno schiaffo alla storia di Cassano e del socialismo italiano. E’ un’idea che non ha un minimo riferimento concreto con le gravissime problematiche del turismo calabrese e sibarita. Una crisi che inizia nell’inerzia della regione Calabria e si dipana con i mille problemi infrastrutturali. Come l’utilizzo di un bene confiscato alla mafia, che giace da tre anni in uno stato d’abbandono, e che per ogni altro utilizzo avrebbe bisogno di ristrutturazioni milionarie, possa scoraggiare il turismo, resta un mistero di difficile interpretazione. Ancor di più se si guardano i dati sulle presenze turistiche nella struttura: assolutamente insufficienti, ma del resto crediamo che soggiornare sulla SS 106 non sia uno dei sogni del turista medio. Se poi il problema è quello che la struttura insista sul territorio cassanese, premettendo che si possono individuare altre strutture di eguale valenza, allora siamo di fronte ad una visione poco illuminata e, finanche, egoistica.
Il problema, ma questo il Sindaco lo sa bene, non può e non deve essere lasciato al solo comune coriglianese. Se ha senso, e ne ha, parlare di Area Vasta, di conurbazione, di enti sovraccomunali, allora bisogna essere pronti ad affrontare i problemi con una visione comune. Anzi, bisognerebbe coinvolgere la prefettura, la Provincia, la Regione nella discussione per non trovarsi impreparati rispetto agli sbarchi futuri. Comprendiamo le difficoltà di ogni singolo amministratore nel porsi verso l’accoglienza per l’impatto difficile che essa ha sulla popolazione. E siamo certi che le preoccupazioni del Sindaco siano dovute alla necessità degli adeguati passaggi e consultazioni. Siamo altresì convinti che, l’identificazione di strutture e di protocolli comuni che permettano a tutta la piana di Sibari d’essere pronta ad eventuali sbarchi, sia strada che anche il Sindaco Papasso riterrà ineludibile. Siamo anche certi che nessuno degli amministratori del territorio vorrà “giocare la partita in solitaria”…Significherebbe cancellare ogni idea di “comunità” nella nostra parte di Calabria.

Alberto Laise
Assemblea provinciale Sinistra Italiana
    COMUNICATO STAMPA
Visualizza in pdf
 

 
 
 
#Migranti #Minori #Sinistra Italiana #Emergenza
 
QR-Code
Copyright © 2014-2024 Corigliano Informa Tutti i diritti riservati. Direttore editoriale Giacinto De Pasquale
Accesso Riservato Powered by by Giovanni Gradilone