Il passaggio di Chirurgia da Corigliano a Rossano per il momento è stato scongiurato |
|
domenica 10 luglio 2016 20:11 |
|
Il paventato passaggio di Chirurgia dal Nosocomio di Corigliano a quello di Rossano è stato per il momento scongiurato, ma non c’è da abbassare la guardia. Difatti, il D.C.A n.64 del commissario Scura prevede per il futuro l’accentramento di tutti i 40 posti del reparto di Chirurgia presso la struttura di Rossano, e non è dato sapere in base a quale logica i nove posti letto di Rossano attualmente dislocati a Rossano dovrebbero inglobare i venti di Corigliano, dove peraltro il reparto di chiururgia è stato recentemente ristrutturato con fior di soldi pubblici. Quale ragione di risparmio può giustificare il trasferimento del reparto di ortopedia e chirurgia, dopo averli rinnovati da poco? Sarebbe un danno erariale conclamato, la cui eventualità non può lasciarci indifferenti. Ci spacciano l’idea di voler realizzare un polo Chirurgico e un polo Medico, ma consultando le tabelle allegate al decreto di Scura, sembra piuttosto che si stiano consumando i soliti beffardi giochi di potere, che non tutelano il diritto alla salute del cittadino e proseguono la lenta ma inesorabile opera di spoliazione dell’intera area della Sibaritide. Apprendiamo dalla stampa di oggi che Il sindaco di Cariati, Filomena Greco, appartenente ad una famiglia nota anche per essere proprietaria di strutture sanitarie private, si è sentita in dovere di dire la sua sulla vicenda. E lo ha fatto sostenendo che sia giusto, per questioni logistiche, il trasferimento del reparto di Chirurgia prima e di Ginecologia e Ostetricia presso il “Nicola Giannettasio” di Rossano. Dunque, registro con disappunto la presa di posizione dell’ennesimo esponente politico che entra a gambatesa nella drammatica questione della sanità calabrese e sibarita, e anziché pretendere garanzie e tutele per l’intero comprensorio, si presta ad alimentare la solita guerra fra poveri. Io inviterei il sindaco di Cariati, prima di esprimere giudizi sommari e sicuramente affrettati, a visitare entrambe le strutture di Rossano e Corigliano, per rendersi conto delle condizioni in cui versano i degenti, gli operatori medici e paramedici. Noi cittadini siamo stanchi di dover pagare sulla nostra pelle le logiche incomprensibili e i giochi di potere della politica, e i nostri rappresentanti istituzionali dovrebbero smetterla di tirare ciascuno l’acqua al proprio mulino, e iniziare a guardare il territorio nella sua visione d’insieme. Sindaco Greco, sappia che altri assurdi e irrazionali spostamenti fra Corigliano e Rossano non saranno accettati. Prima di poter anche solo prendere in considerazione l’idea di rimodulare i servizi fra queste due strutture, è fondamentale che veda la luce l’ospedale unico di contrada Insiti. Saremo pronti alle barricate, se necessario, e non per questioni campanilistiche, ma per difendere il diritto alla salute costituzionalmente sancito. Nel prossimo Consiglio Comunale proporrò a tutti i componenti del civico consesso di recarci tinsieme presso gli uffici della Regione per essere ricevuti dai commissari Scura e Urbani e dal presidente Oliverio, per potergli chiedere quali siano le logiche dietro il D.C.A. n. 64. Infine, invito tutti a ricordare che “la vita è una e incerta, e vale la pena, sempre, combattere per la giustizia, per il bene comune, per la libertà di ciascuno. Il resto passa, anche gli intramontabili vanno, finiscono il loro corso politico e poi lasciano segni, memorie di bruttezza. A me basta sapere, nel profondo, che ogni mio gesto e intervento ha avuto come fine il futuro della mia terra e l’arricchimento della comunità, non dei miei amici e familiari” (E.M.) Francesco Sapia – Portavoce M5S Comune di Corigliano Calabro
|
|
|
|
COMUNICATO STAMPA
|
|
Visualizza in pdf
|
|
|
|
|