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DA MATTATOIO A OSTELLO DELLA GIOVENTÙ
AL VIA I LAVORI DI PALAZZO DEL PENDINO. INTERVENTI PER CIRCA 1 MILIONE E 600 MILA EURO
 martedì 24 febbraio 2015 18:04
DA MATTATOIO A OSTELLO DELLA GIOVENTÙ Al via i lavori di recupero del Palazzo del Pendino. Da mattatoio comunale a ostello della gioventù. 14 camere, 47 posti letto, servizi, cucina, reception, ufficio direttivo, sala ristorante, sala bar, sala tv, atrio. Ecco cosa ospiterà l’edificio della “chjubbica”.
A darne notizia è l’assessore Tommaso MINGRONE.
Prosegue - dichiara - l’impegno e l’attività dell’Amministrazione Comunale nella direzione del recupero e della riqualificazione architettonica e funzionale del diffuso ed importante patrimonio cittadino. Una nuova infrastruttura culturale ed anche turistica - conclude MINGRONE - sarà fruibile dai cittadini e dal territorio, valorizzando uno dei più importanti e pregevoli siti della storia produttiva di Corigliano.
“Progetti integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei centri storici della Calabria”. È questo il finanziamento regionale al quale il progetto si riferisce. Un milione e 569 mila euro, è l’investimento che consentirà di risanare l’edificio nelle strutture principali e adeguarlo alle norme vigenti in materia antisismica e di sicurezza.
Cenni storici - Intorno al 1220, l’attuale struttura nacque come convento dell’Ordine Francescano in Calabria. Nella seconda metà del quattrocento i Conventuali si trasferirono da questo luogo che diventò la dimora rurale dei Principi di Bisignano. Il vecchio Convento divenne così il “Palazzo” o “Casino Grande al Pendino” e fu abitato dai feudatari coriglianesi fino a quando non fu ampliato e il Castello, dove essi si trasferirono. Passato dai Sanseverino ai Salluzzo e quindi ai Compagna, l’edificio si ridusse sempre più a magazzino di prodotti agricoli. Infine fu ceduto al Comune dalla Baronessa Antonietta Compagna e fu adibito dal 1931 a mattatoio comunale. Attualmente la struttura è costituita da un corpo centrale e da costruzioni minori poste ai lati; insiste su un’area complessiva di circa 1.900 mq di cui 990 coperti. L’intervento conclusosi nel 1931 trasformò radicalmente l’antico Palazzo, sia sotto l’aspetto strutturale che architettonico L’intervento attuale prevede sostanzialmente il consolidamento e l’adeguamento delle strutture esistenti alla nuova destinazione d’uso, albergo per la gioventù o ostello, ideale come luogo di pernottamento e di soggiorno per i giovani, ma anche come punto di attrazione turistica, vista la contiguità con il “Parco fluviale del Coriglianeto”.
(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).
    COMUNICATO STAMPA
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