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venerdì 12 febbraio 2016 17:16 |
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Quando io l’ho conosciuta era ancora studentessa liceale. Giovanissima, tra coetanei che coltivavano l’idea di cambiare il mondo , nella piccola e meravigliosa Calopezzati,uno scrigno di bellezza,( dal greco kalòs bello) adagiata sui primi contrafforti della Sila Greca ,a giusta distanza per smarrirsi con lo sguardo nello jonio .. C’erano anche persone piu’ avanti negli anni. Ma sorprendeva la strepitosa “egemonia” in quel circolo,di giovani e donne. Cosa piuttosto rara in Calabria. Colpiva la serietà con la quale affrontavano i dibattiti. Preparati puntigliosi,a, volte alla maniera ufficiale del Partito, leggevano le loro relazioni con una austerità e competenza che lasciava il segno. Ricordo ancora i loro volti anche se mi sfuggono molti dei loro nomi. Tra loro c’era appunto Maria Maiarù. Negli anni abbiamo coltivato una bella amicizia ,favorita dai moderni mezzi di comunicazione. Un saluto,un cenno ,gli auguri nelle giornate col rosso sul calendario, hanno permesso uno scambio bello e sincero sia pure a s distanza. Dopo andò a Catanzaro a studiare Farmacia all’Università e da Catanzaro a Londra.
Perché dalle nostre parti ,spesso,molto spesso,se non vuoi piegarti devi riprendere la valigia dismessa da generazioni di migranti, riempirla di malinconia e di sogni ,partire e cercare altrove la maniera di vivere con dignità. Perché il nostro Paese spende meno di tante nazioni del cosiddetto terzo mondo per la cultura, l’istruzione e la ricerca.
E’ andata a Londra, Maria con la sua laurea in Farmacia. Credo portandosi dentro i suoi ideali di allora, i valori forti della sua comunità e della sua famiglia,l’impegno il lavoro. l’umiltà e l’orgoglio di tutto questo messo assieme ,dentro al suo bagaglio di sogni e speranze. Di potercela fare,di poter tornare come hanno fatto da sempre quelli che son partiti e raccontarci di avercela fata. Stamattina ho letto che Maria, si, ce l’ha fatta! Ho letto e riletto con crescente commozione che ” Recentemente presso la UCL (University College London) di Londra, utilizzando diversi modelli sperimentali di dolore cronico, la dottoressa Maria Maiaru’, Ricercatrice presso il dipartimento di Cell & Developmental Biology, insieme alla dottoressa Sandrine Geranton, group leader, hanno dimostrato il coinvolgimento della proteina FKBP51 nei meccanismi di dolore cronico, aprendo la strada per lo sviluppo di nuovi strumenti terapeutici. Questa proteina e’ coinvolta nella regolazione dello stress ed e’ stato dimostrato come mutazioni nel gene FKBP5 nell’uomo siano collegati con un maggior rischio di sviluppare disordini da stress post-traumatico, cosi come depressione e disturbi dell’umore. “Ed ancora “L’inibizione di FKBP51 ha un potete effetto in animali con dolore cronico” ha dichiarato la dottoressa Maiarù, “non solo riducendo il dolore in seguito ad un danno, ma soprattutto perche’ migliora la capacita’ di movimento degli animali stessi” Ciò che rende tutto molto più eccitante è la collaborazione con il Max Planch Institute of Psychiatry di Monaco, dove è stato sviluppato un composto chiamato SAFit2 che blocca FKBP51: bloccando la proteina solo a livello del midollo spinale, la dottoressa Maiarù ha osservato una sostanziale riduzione del dolore cronico. I livelli sono altissimi,stiamo parlando di alcune capitali della ricerca scientifica internazionale. Un traguardo assolutamente prestigioso per quella ragazza di allora,ormai donna e professionista di altissimo spessore intellettuale, che sapeva suggestionare con la sua preparazione e la sua timidezza composta. Ed è un traguardo meritato per lei e per la sua splendida famiglia.Per noi che siamo stati qui ad osservare da lontano .con affetto ed amicizia il suo cammino . E’ una bella pagina di positività e di futuro per la nostra Terra.Forse non è una caso se tra le righe della metafora ci sia nascosta la parola “dolore”,quella che da sempre accompagna e condivide con la speranza le vite della nostra Calabria. Oggi una ragazza della nostra terra ha vinto il dolore , ha restituito orgoglio e disegnato nuove speranze. Di questo siamo fieri e ti siamo grati. Auguri e complimenti Dottoressa Maiarù,e che tu possa continuare le tue ricerca raggiungendo traguardi ancor più prestigiosi. In bocca al lupo e grazie Compagna Maria
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COMUNICATO STAMPA
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