REFERENDUM NO TRIV, RISULTATO IMPORTANTE |
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CHIURCO: MA LA BATTAGLIA DEVE CONTINUARE |
sabato 23 gennaio 2016 12:57 |
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Trivelle, sì della Consulta al referendum sulla durata delle autorizzazioni. Anche se la battaglia continua e l’attenzione rimane desta, si tratta di un risultato importante, seppur parziale (i quesiti referendari posti erano 6; ne è stato ammesso solo uno), rispetto a quanto atteso dal movimento istituzionale e popolare NO TRIV. Un risultato che viene anche dalla grande e diffusa mobilitazione che si è fatta sentire in Calabria ed alla quale Corigliano ha partecipato da protagonista. Ad esprimere soddisfazione è l’assessore all’ambiente Marisa chiurco: continuiamo a salvaguardare e tutelare produzioni agricole e paesaggistiche di questo territorio. Il quesito riguarda la durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate. A proporlo sono stati nove Consigli regionali (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise). Questo stesso quesito era già stato dichiarato ammissibile dalla Cassazione. Dal riconoscimento del Parco della Sila come Riserva della Biosfera UNESCO che coinvolge 66 comuni e oltre 43 soggetti pubblici (Provincia, Regione, Università della Calabria, sindacati, camere di commercio, Confindustria, associazioni di categoria e altri) all’individuazione della FOCE DEL CRATI quale area SIC - Sito di Importanza Comunitaria; passando dall’adesione al contratto Fiume Crati; dalla presenza documentata nel mar Jonio di cetacei e tartarughe marine del tipo “Caretta Caretta” che continuano a preferire le nostre spiagge per la nidificazione, passando dalla relazione del Prevenzione e previsione dei rischi della Provincia di Cosenza, e fino alla relazione della commissione ICHESE che non esclude la correlazione tra fenomeni sismici e le operazioni di ricerca di idrocarburi in mare. È, questa, parte della documentazione prodotta e raccolta in questi mesi dall’assessore all’ambiente Marisa chiurco per dimostrare che il progetto delle trivellazioni a mare non era, non è e non sarà compatibile con l’identità e lo sviluppo sostenibili di questo territorio. La Consulta – dichiara la chiurco – non potrà non tenere conto, per le prossime decisioni, del fatto che l’area in questione è di interesse comunitario per la salvaguardia della biodiversità; che si tratta di una riserva naturale protetta e che esiste una copiosa documentazione (pareri contrari dei Comuni interessati sanciti con delibera di Consiglio Comunale del 29 settembre scorso e da tutte le successive delibere di giunta nel 2013) tutte inviate ai ministeri competenti con allegate le diverse osservazioni contrarie prodotte fino ad oggi. Dopo questo primo risultato – conclude la chiurco - ci auguriamo che questo territorio possa vedersi riconosciuta l’immunità da ogni possibile tentativo di esplorazioni sottomarine.
(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).
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COMUNICATO STAMPA
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