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lunedì 14 dicembre 2015 11:44 |
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Risulta evidente che ci sia bisogno di ulteriori precisazioni riguardo la questione aumento TARI che in questi giorni vede protagonisti di mobilitazioni e proteste i cittadini coriglianesi. In alcun modo si intende mettere in discussione l’operato degli operatori ecologici, che ancor prima dell’alba e quando tutta la città dorme ancora, iniziano il loro lavoro in modo dignitoso e onesto. In diverse occasioni si inteso portare all’attenzione dell’amministrazione della città a guida Geraci il perché si sia optato per una proroga contrattuale per il servizio di igiene urbana nonostante, qualche tempo prima, lo stesso Geraci li criticava aspramente. Perché nonostante i tempi tecnici, e visto che questa maggioranza governa la città da due anni e mezzo circa, non abbia in tempo utile, quindi prima che scadesse il contratto in data 1 marzo 2015, provveduto alla formulazione di un nuovo capitolato e quindi ad indire una nuova gara d’appalto. A prima lettura, sembrerebbe che la ditta appaltatrice Ecoross sia inadempiente nel rispettare gli accordi contrattuali. (Sarà vero??) In particolare, pare che non si siano rispettati gli accordi in materia di differenziata. Da contratto, infatti, la ditta appaltatrice Ecoross prendeva il comune di Corigliano Calabro ad una differenziata del 25% con l’impegno (e l’obbligo) contrattuale di aumentare tale dato del più 10% annuo fino ad arrivare ad un totale, dopo tre anni, del 55%. Ad oggi ci troviamo a poco più del 19%. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo costa alla città, in termini economici, un aumento del costo di conferimento in discarica, che per i comuni al di sotto del 25% di differenziata è pari a ?169 per tonnellata, mentre per i comuni più virtuosi notevole è il risparmio in bolletta. Si tratta di cifre che ammontano, rispettivamente, a ?132 per i comuni con differenziata dal 35 al 50%; a ?125 per i comuni con differenziata dal 50 al 65% ed ?107 per i comuni con differenziata del 65% e oltre. In termini pratici e prettamente economici, ciò significa che il comune di Corigliano avrebbe dovuto, sì, pagare ?169 per tonnellata conferita in discarica, ma solo durante il primo anno dalla firma del contratto. Già dal secondo anno la riduzione avrebbe dovuto essere significativa. Infatti, se come da contratto, fossimo arrivati, durante il secondo anno, ad una differenziata del 35% avremmo pagato ?132 per tonnellata di conferimento in discarica; per il terzo anno, invece, avremmo pagato ?125 con una differenziata del 35%. . Teniamo presente che la Ecoross, attualmente, gestisce il servizio da 3 anni e 10 mesi. Quasi in modo spontaneo, verrebbe da chiedere perché l’amministrazione comunale non abbia sorvegliato sullo svolgimento del servizio. Perché non si sia mossa in tempi utili per il recupero delle morosità e delle penali. Come mai l’assessore Marisa Chiurco, il sindaco Giuseppe Geraci e tutta l’amministrazione non si sia accorta di tutto quanto stava accadendo, ma addirittura, quasi come a ritenersi soddisfatti del servizio, hanno preferito, contro ogni logica di buona amministrazione, prorogare il contratto d’ufficio. Perché l’amministrazione non abbia chiesto conto alla ditta appaltatrice Ecoross dei costi per il mancato raggiungimento dei termini contrattuali. Perché si è preferito spedire alle famiglie coriglianesi delle bollette con un aumento fino al 50% invece di intervenire sui punti sopra citati? Risulterebbe evidente come non ci sia stata la volontà politica ed amministrativa di muoversi in tempi utili in tal senso e che l’amministrazione non controlli gli investimenti fatti con i soldi dei cittadini. Sembrerebbe, poi, che questa amministrazione debba dare alcune risposte dalle quali non possono esimersi nel rispetto dei cittadini. Non permetteremo ancora una volta che l’orgoglio di questa città è dei suoi cittadini venga offeso da chi fa l’interesse di pochi a scapito della collettività.
Gianfranco costa Carlo D’Agostino Isabella Castagna #MotivAzioneComune
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COMUNICATO STAMPA
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