CONSIDERAZIONI DEL PD SULLA QUESTIONE SANITÀ |
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sabato 12 dicembre 2015 17:39 |
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Come al solito i propositi di unità fra le città di Corigliano e Rossano si infrangono con clamorosa evidenza su questioni che ruotano attorno alle politiche Sanitarie del territorio. A fare da detonatore, questa volta, è stata una dichiarazione del Direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale spoke Corigliano-Rossano, Mario Guarasci, che a noi pare ragionevole, concreta e praticabile. Infatti, davanti all’evidenza di normative nazionali ed europee, che impongono al personale medico e paramedico di non superare un certo numero di ore di lavoro continuativo, e all’impossibilità di rispettare tali norme, vista l’assoluta insufficienza di personale, il Dott. Guarasci propone di utilizzare per la UOC di chirurgia di Corigliano il personale operante presso la struttura ospedaliera di Rossano. Ciò permetterebbe di rispettare le norme e di organizzare sul territorio una unità operativa complessa di chirurgia efficiente ed efficace in risposta ai bisogni dei cittadini e a tutela degli stessi operatori. Davanti a questa proposta, che riteniamo di assoluto buon senso, si è sollevato un incredibile polverone da parte dei soliti personaggi in cerca di facile visibilità che parlano solo per accaparrarsi il loro quarto d’ora di gloria o per racimolare un pugno di consensi elettorali, ma senza la necessaria informazione e volontà effettiva di rendere un servizio migliore ai cittadini. Costoro, infatti, hanno subito parlato di scippo ai danni di Rossano, il cui ospedale verrebbe privato del reparto di chirurgia, dimenticando o volendo dimenticare che l’unità operativa complessa di chirurgia di Rossano è stata soppressa già dal alcuni anni, con provvedimento della Regione Calabria, all’epoca guidata dall’ex presidente Scopelliti, e solo artatamente mantenuta in attività. Soppressione che è stata ribadita dal Commissario Regionale alla Sanità Ing. Massimo Scura (Decreto Commissariale n° 9 dell’aprile 2015) che allo stesso tempo incrementa i posti letto dell’unità operativa complessa di chirurgia di Corigliano portandoli da venti a trenta. Nessuno scippo, quindi, ma solo la volontà di mantenere un servizio con standard di qualità ed efficienza adeguati. Riteniamo, in ogni caso, davvero singolare lo starnazzare proprio dei più solerti sostenitori dell’Area Urbana e addirittura della fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano, per i quali va tutto bene se si tratta di trasferire UOC quali otorino ed ortopedia da Corigliano a Rossano, operazione, oltretutto, fallimentare visto che entrambe i reparti sono ridotti in stato comatoso, mentre si grida al sacrilegio se qualcosa si muove in senso inverso. Pensiamo, in conclusione che bisogna smetterla di ragionare tenendo come riferimento la propria convenienza e cominciare una buona volta a considerare come centrali i bisogni delle popolazioni di un territorio vasto e complesso ai quali interessa poco di fare qualche chilometro in più o in meno, ma interessa molto che abbiano la garanzia di qualità, efficacia ed efficienza del servizio e umanità del trattamento.
Partito Democratico Corigliano Calabro
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COMUNICATO STAMPA
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