«Ci dicano che nessuno sarà contagiato» Spirlì scrive ai presidi sulla riapertura delle scuole |
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Riapertura solo se non c’è pericolo, tutti si assumano le proprie responsabilità» |
lunedì 4 gennaio 2021 16:15 |
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«Al momento abbiamo un parere del Comitato tecnico scientifico nazionale che ci dice che in Calabria la situazione pandemica va verso un peggioramento. Una cosa che non ci piace, ma se questo ci spinge a rinviare la data delle elezioni per evitare assembramenti ed evitare di andare alle urne perché c’è pericolo, a maggior ragione dobbiamo essere messi nella condizioni di decidere se le scuole siano in grado di garantire l’assoluta tutela della salute dei nostri ragazzi». Lo ha detto il presidente facente funzioni della regione Calabria, Nino Spirlì, in una diretta Facebook. «Chiederò alle autorità scolastiche regionali – prosegue Spirlì – di darci non un parere ma l’assoluta assicurazione che nessun bambino, infante o ragazzo si contagerà a scuola o nel tragitto da casa a scuola. Ognuno si assuma le proprio responsabilità: finora ho sempre dimostrato di non tirarmi indietro, ma ora è bene che tutti lo facciamo, perché non è giusto scaricare la responsabilità su una sola persona. Io – sostiene il presidente facente funzione della Regione – mi auguro che i ragazzi possono andare avanti nell’istruzione ma è necessario tutelare la loro salute anche psicologica. I ragazzi possono studiare tranquillamente anche a distanza. Se voi siete in grado di assicurarmi che le scuole e il tragitto da casa a scuola siano stragarantiti e che su tutte le centinaia di migliaia di giovani non ne perderemo nemmeno uno, tranquillamente dirò che le scuole restano aperte, ma se anche uno solo si dovesse ammalare o lo dovessimo perdere, io quel dolore a quella famiglia non lo voglio dare e nessuno mi venga a dire che sto facendo populismo». Spirlì quindi aggiunge: «La scelta di aprire o chiudere le scuole lo faremo insieme tutti quanti ma che sia una scelta sicura. La posizione del presidente facente funzioni della Regione Spirlì è chiara: se non ci sono pericoli le scuole andranno in presenza al 50% e non al 75% come aveva preteso il ministro Azzolina, che non ha niente da pretendere, venga sui territori e organizzi lei il comportamento di tutti quanti. Se la Azzolina ci dà la condizione precisa perché nessuno si ammali ci affidiamo alla Azzolina e la facciamo contenta, visto che si parla solo di questo, non si parla di programmi e di organizzazione scolastica ma – conclude Spirlì – di banchi a rotelle».
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COMUNICATO STAMPA
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