Un vecchio adagio recita: “ scherza con i fanti e lascia stare i Santi”!
Ma la Fusione non ne vuole proprio sapere di portare rispetto a chicchessia e passa coma un rullo compressore su tutto e tutti anche su San Francesco.
Certo non sta a gente come me che non ha mai brillato nella pratica religiosa, fare la difesa d’ufficio del Santo, quando so benissimo che sono in molti, qui ,ad essere ben più titolati di me a farla e con argomentazioni più finemente pertinenti, ma mi intriga e mi diverte irriverentemente, pensare di essere accomunato “a rú Viecchij” nella ingloriosa fine che questa “fusione” ci ha assegnato!
Già proprio così, perché anche il Protettore della città dal “cuore buono”(troppo direi) viene coinvolto nello sconquasso che la fusione ha provocato, al punto da vedersi consegnare lo “sfratto” da due ufficiali giudiziari a casa propria, dal ruolo di Patrono della città!
Glielo hanno notificato, nella sua residenza di Corigliano (leggi chiesa di San Francesco)
il Celebrante ed il Sindaco, con la comunicazione ufficiale dell’estinzione dall’atto simbolico della “consegna delle chiavi” che Gli sono state offerte per l’ultima volta quest’anno 2020.
Un altro pesantissimo effetto collaterale che i tifosi della fusione si adopereranno a minimizzare, affermando che sono i soliti argomenti retrogradi e di campanile!
Sarà ... ma a me
-San Francesco di Paola protettore di Corigliano Calabro -suonava proprio bene!
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