Corigliano-Rossano: Il Pd critica l’ordinanza firmata ieri dal presidente Santelli |
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Appare evidente la grande confusione che accompagna il provvedimento, nato con il favore delle tenebre, |
giovedì 30 aprile 2020 14:51 |
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Appare evidente la grande confusione che accompagna il provvedimento, nato con il favore delle tenebre, con cui il presidente della Regione intendeva dare inizio alla fase due in Calabria. Un provvedimento che introdurrebbe la riapertura al pubblico di alcune attività come bar e ristoranti purché “in sicurezza e all’aperto“. Naturalmente appare evidente che tale scelta è contraria alle regole stabilite dal governo ma, soprattutto, non tiene conto dei rischi epidemiologici di cui parlano tutti i più importanti virologi italiani e non. Rischi che avevano portato non più di 48 ore addietro la Santelli ad opporsi al rientro dei “fuori sede“ nella nostra terra. Oggi di colpo si passa da un eccesso all’altro considerando superato ogni rischio? Crediamo non possa essere così. Una scelta che non possiamo non considerare sbagliata e rischiosa sia perché rischia di mandare in fumo tutti i sacrifici che abbiamo fatto come calabresi, sia perché è evidentemente mossa dalla volontà di alimentare il malcontento e le preoccupazioni di alcune categorie di esercenti. Siamo ben consci che la situazione è difficile, che gli aiuti economici sono limitati e che la ripresa potrebbe essere lenta. Altrettanto bene comprendiamo come, in una terra strettamente legata all’offerta turistica come la nostra, sia necessario un intervento forte delle istituzioni. Quello che non possiamo tollerare è che, queste preoccupazioni, diventino strumento di propaganda politica alimentando confusione e conflittualità tra i poteri dello Stato. Bene hanno fatto i sindaci che, già durante la notte, hanno detto che sospenderanno il decreto regionale in attesa di un chiarimento del governo. Altrettanto rincuorante è stata la reazione dei calabresi sui social. Reazione, improntata al senso di responsabilità, che ha sconfessato nei fatti le scelte della Regione. Ci auguriamo che la Regione possa ritirare al più presto questo assurdo provvedimento in modo da evitare confusione nella popolazione e nei titolari di attività commerciali. Al contempo vogliamo sperare che si possa ragionare nelle sedi adeguate sugli strumenti utili ad avviare in sicurezza la fase due ed a sostenere la ripresa economica nella nostra Terra. Tutto senza lasciare spazio ad inutile propaganda e strumentazione politica.
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COMUNICATO STAMPA
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