La poesia di Luigi Visciglia: I feudatari calabresi |
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Tutto è statico,inalterato,immobile,ristagnante, in questa Calabria spenta,rassegnata,sonnolenta. |
giovedì 23 aprile 2020 16:33 |
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I feudatari Calabresi 20Aprile 2020
Tutto è statico,inalterato,immobile,ristagnante, in questa Calabria spenta,rassegnata,sonnolenta. Abbiamo comprato,scippato il vostro senso civico, avete svenduto la vostra stima,il decoro,la dignità. Servi ! Senza orgoglio e né decoro, incatenati nella vostra sudditanza. Banchettano felici i feudatari ! Ballano la tarantella con i manutengoli, festeggiando a ritmo musicale con : caviale calabrese,ndujia,champagne e cocktail. Brindano alla chiusura degli ospedali, all’arricchimento delle cliniche private, ad una giustizia senza tribunali, con sentenze pilotate ala prescrizione, alle infrastrutture,ai lavori pubblici, alle opere incompiute e non realizzate. Sperpero,favoritismi,incarichi da consulenti a: leccapiedi,amici,parenti,accoliti incompetenti. Dov’è la fiorente “Magna Grecia” ? Soleggiata,fertile,rigogliosa,evoluta,civilizzata. Dove sono i “Sybariti” ? Intelligenti,perspicaci,ingegnosi,creativi. Nel deserto Calabria non piove e nè sorgerà il sole.
Luigi Visciglia
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Luigi Visciglia
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