Il Corigliano raccoglie un buon pareggio sul sintetico dello “Stefano Rizzo” di Rossano e archivia la gara d’andata dei quarti di finale di Coppa Italia dilettanti con moderata soddisfazione. La compagine allenata da mister De Feo a tratti soffre la veemenza dei padroni di casa, obbligati ad una gara più arrembante per portarsi avanti nel doppio confronto, ma a conti fatti regge bene l’urto e, quando l’Olympic affonda i colpi, ci pensa un D’Aquino in giornata di grazia a dire di “no” ai giocatori bizantini. Il portiere ospite, autore di una prestazione maiuscola, salva la propria porta in almeno quattro circostanze, superandosi nel primo quarto d’ora di gioco, quando sventa due azioni fotocopia (cross da destra e colpo di testa ravvicinato) smanacciando con la mano destra palloni che sembravano destinati a finire in fondo al sacco. Nel secondo caso, al 14’, la palla colpita da Manfredi viene letteralmente strappata dalla porta, tanto che i giocatori di casa protestano a lungo con il direttore di gara Gerbasi asserendo che la sfera stessa avesse, nella circostanza, superato la linea di porta e che fosse quindi da assegnare il gol. In precedenza, al 2’, su cross di Salandria, Curatelo di testa aveva chiamato D’Aquino allo scatto di reni per evitare un gol che sembrava fatto: anche in questo caso, come detto, il portiere di casa si supera e salva tutto. Al 26’pt, però, è il Corigliano a passare: sulla prima trama di gioco imbastita dai biancoazzurri, Criniti disegna un bel cross sul secondo palo dove Bezziccheri, tutto solo, può insaccare col piattone sotto la traversa. Gol “dedicato” al vice allenatore Sarli, con cui l’esterno laziale corre ad abbracciarsi. Passano tre minuti e l’Olympic va vicina al pareggio. L’occasione giusta capita a Buongiorno che, da ottima posizione, a due passi da D’Aquino, manca l’impatto netto con la palla. Nella ripresa, al 9’, l’Olympic trova il pareggio. Tedesco se ne va sulla sinistra e, da fondo campo, crossa teso e rasoterra. La palla passa addirittura alle spalle del portiere D’Aquino, dietro cui arriva in scivolata Curatelo e la mette dentro. In primo luogo il guardalinee annulla per fuorigioco, ma poi è lo stesso direttore di gara ad invertire la decisione e assegnare il gol. I rossanesi ci credono e creano altre due occasioni da gol: al 29’, su assist di Margiotta, Tedesco si presenta da solo davanti a D’Aquino, ma questi gli para il tiro; al 41’ Sposato si ritrova a tu per tu con il portiere ospite, ma ancora una volta questi ci mette un piede e salva tutto. Al 42’ la palla buona per il colpaccio capita infine sui piedi di Criniti, che al volo di sinistro sfiora la traversa.
Ufficio Stampa e Comunicazione
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