La vita è felicità, fatevi trovare pronti |
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martedì 4 settembre 2018 16:49 |
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L’estate 2018 è stata per me ricca di nuove sfide, di nuove esperienze e di nuove emozioni, e fra tutte posso affermare con assoluta certezza che il Seminario Quarenghi è stata la più intensa e costruttiva. Questa settimana è stata una piacevole scoperta, un’intrigante avventura che ripeterò sicuramente. Perché Quarenghi significa crescita, formazione e consapevolezza; significa conoscenza e coraggio. Significa vita.
Il Quarenghi è divertimento, emozione, è conoscere centinaia di persone con le quali mettersi in discussione, diventando migliori e imparando a riflettere su se stessi e sugli altri, migliorandosi, completandosi. Il Seminario propone una realtà così intensa e profonda che è sufficiente anche solo sfiorarla per esserne coinvolti. È una realtà che sprona i giovani, che li interroga, che li porta a riflettere accendendo in loro desiderio e passione, dandogli la forza per inseguire i propri sogni. Qui i ragazzi imparano a compiersi ad usare la loro libertà e indirizzarla nel verso giusto, a scegliere il loro vivere e a scegliere di vivere. Perché la felicità è vivere. Perché la sofferenza è vivere.
Il Quarenghi ci inserisce nella sfida epocale per la vita, come guerrieri che difendono l’amore per essa. Ed è stato bello vedere e conoscere qualcuno di questi guerrieri e poter collaborare con loro diventando io stessa portatrice di cultura e di vita.
Ciò che ho imparato è che la vita è un mistero: sboccia così, dal nulla, nel momento del concepimento, quando una sola cellula inizia a riprodursi e a moltiplicarsi; ho imparato che insieme alla vita nasce il pensiero: “una cosa infinitamente incomprensibile che nasce nel corpo ma che non è corpo”; e ho imparato che con la venuta al mondo dell’uomo sorge anche la dignità, intrinseca nello stesso e che rende noi tutti uguali nella diversità. Ma purtroppo come tutte le cose belle, la vita nascente ha un nemico: l’aborto, definito anche regolamento di guerra. E si possono trovare infinite giustificazioni a questo “gesto”, possiamo creare nella nostra mente infiniti e improbabili scenari che lo rendono “giusto” o che lo rendono “un’alternativa”, ma l’aborto resta comunque la soppressione della vita di chi secondo noi ha sconvenienza ad esistere; ma non ci sono parametri oggettivi che indicano se una vita è o meno degna di essere vissuta, perché ciascuna vita gode di un valore morale e il valore di una persona non dipende da cosa quest’ultima può o non può fare.
Per concludere, ciò che riesco a dire è semplicemente GRAZIE. Grazie al mio professore F.Saverio Ardito, per aver creduto in me e per avermi fatto conoscere il Movimento per la Vita Italiano; ringrazio Natale Bruno, il nuovo presidente del MPV di Rossano, che ha sempre contato e puntato sulle mie capacità; ringrazio la Presidente M. Casini per essere stata vicina a me e ad ogni altro ragazzo proprio come una madre, attenta e orgogliosa in ogni nostro piccolo passo; ma soprattutto ringrazio i membri dell’equipe Giovani Prolife, TUTTI, dal primo all’ultimo, perché hanno reso possibile tutto questo, perché mettono da sempre anima e corpo per rendere indimenticabili questi momenti, perché continuano a credere in questa gioventù considerata da tutti senza ideali e senza speranza. Grazie perché ho imparato qualcosa da ognuno di voi. Ciò che spero e mi auguro è di poter continuare in questa direzione, e di poterlo fare avendovi accanto! Al prossimo Quarenghi!
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Alessandra Caravia
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