Consegnati i lavori per la costruzione dell’Ospedale unico della Sibaritide |
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lunedì 29 gennaio 2018 19:10 |
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Sono stati consegnati stamani, al termine di un interessante incontro-dibattito nella mattinata di lunedì 29 gennaio 2018, i lavori per la costruzione, in Contrada Insiti tra i comuni di Corigliano e Rossano, del nuovo Ospedale unico della Sibaritide. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al Presidente della regione Mario Oliverio, il delegato per le politiche sanitarie regionali, Franco Pacenza, il Responsabile del Procedimento, Pallaria, il dirigente del Settore Edilizia sanitaria, Gidaro, il Prefetto di Cosenza, dott. Gianfranco Tomao, il rappresentante del Concessionario Naty, i delegati della Tecnis-Cogiatech, il direttore generale dell’ASP di Cosenza, Mauro, ma anche i sindaci di Corigliano e Rossano, Giuseppe Geraci e Stefano Mascaro, i quali, nei loro rispettivi interventi, hanno rimarcato l’importanza della realizzazione dell’opera in vista anche della prossima fusione tra i due importanti comuni. Presenti, inoltre, don Antonio Martello che ha impartito la benedizione al termine degli interventi, ma anche i rappresentanti delle diverse organizzazioni sindacali (Cgil-Cisl-Uil) e del comparto edile. “Oggi possiamo dire che finalmente si passa dalle parole ai fatti e si apre la fase concreta della realizzazione del primo dei tre grandi ospedali nuovi della nostra regione - ha dichiarato il governatore Oliverio - con un investimento da parte della regione di 144 milioni di euro.“ I posti letto, come annunciato nel corso della presentazione del progetto, saranno 376. L’importante opera sarà realizzata dall’ATI Tecnis-Cogiatech. I tempi di realizzazione, a decorrere dalla consegna definitiva dell’opera, sono previsti in due anni e mezzo. “Ci siamo impegnati - ha sottolineato lo stesso Oliverio - per sbloccare grandi opere, programmati sin dal 2007, per quanto riguarda la realizzazione dell’Ospedale unico della Sibaritide. Abbiamo lavorato, in questi ultimi tre anni, per superare le diverse difficoltà e fare in modo che opere rilevanti, come questa, potessero essere portate a buon fine. Nello specifico - ha aggiunto Oliverio - c’è stata una vicenda che ha interessato l’impresa, prima con una interdittiva antimafia, poi rimossa dagli organi di giustizia, e, successivamente, con una procedura di amministrazione straordinaria. Una vicenda complessiva che ha rallentato, purtroppo, il procedimento per quanto riguarda l’avvio dei lavori. Tuttavia siamo stati determinati e, questa mattina, consegniamo i lavori. Agli sfiduciati ed ai diffidenti dico: oggi parte l’opera. Si apre la fase di organizzazione del cantiere, di movimento terra, di adempimento per tutta la parte relativa alle opere di bonifica dell’intera area interessata con lo sminamento e altro, che durerà 120 giorni. L’opera sarà realizzata nel pieno rispetto di legalità e trasparenza per come sancito dal Protocollo di Legalità sottoscritto con la Prefettura di Cosenza sin dal 2016. Si tratta di un’opera importante in un territorio particolarmente rilevante per la presenza di popolazione, per la strategicità che ha questo sito per un comprensorio vasto con oltre 250mila abitanti. Sarà un contenitore che permetterà alla sanità calabrese un necessario salto di qualità. Abbiamo investito 6 milioni di euro - ha poi concluso lo stesso Oliverio - per realizzare i collegamenti con il sito che vedrà la costruzione del nuovo ospedale. I lavori relativi alla struttura ospedaliera verranno avviati in continuità con quelli dello stralcio prioritario, considerando la necessità di verifica, approvazione ed autorizzazione sismica del progetto esecutivo completo“. All’evento, inoltre, hanno preso parte, oltre a numerosi cittadini dell’intero comprensorio, tutte le forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza), ma anche numerosi assessori e consiglieri comunali dei due importanti comuni. Si apre, dunque, un nuovo spiraglio con l’avvio dei lavori dell’Ospedale unico della Sibaritide, al fine di garantire una sanità migliore ai numerosi abitanti dell’intera fascia jonica cosentina e non solo.
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ANTONIO LE FOSSE
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