Il M5S Corigliano chiede di sospendere l’effettuazione del referendum sulla fusione |
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martedì 12 settembre 2017 16:37 |
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Premesso
- che il Presidente della regione Calabria, con decreto N. 45 del 26.4.2017 (pubblicato sul BURC N. 37 DEL 27.4.2017) ha indetto referendum consultivo funzionale alla istituzione di un nuovo Comune che, in ipotesi, dovrebbe derivare dalla fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano;
- che il predetto decreto è stato impugnato dal sig. Andrea La Grotta (ed altri cittadini di Corigliano Calabro) innanzi al TAR Calabria, il quale, all’esito dell’udienza del 22 agosto, ha emesso ordinanza con cui ha rigettato la richiesta di sospensiva dei relativi effetti;
- che detta ordinanza, secondo attendibili notizie apparse sulla stampa locale, costituirà oggetto di gravame cautelare innanzi al Consiglio di Stato;
- che il TAR Calabria, peraltro, non ha ancora fissato l’udienza in cui dovrà esaminare la fondatezza dell’anzidetto ricorso nel merito;
- che, inoltre, la proposta di legge 182/10^ (avente ad oggetto il procedimento di fusione tra i due comuni) è riconducibile ad iniziativa del sig. Giuseppe Graziano quale Segretario-Questore presso il Consiglio Regionale della Calabria;
- che la Corte d’appello di Catanzaro, a breve, dovrà decidere la vertenza sollevata dal sig. Gianluca Gallo, il quale, avendo denunciato l’ineleggibilità del sig. Giuseppe Graziano (dovuta al ritardo con cui lo stesso, quale fondatore del Movimento “Il coraggio di cambiare l’Italia”, si era messo in aspettativa dal ruolo di vicecomandante regionale del Corpo forestale dello Stato), ha rivendicato a sé l’assegnazione del seggio allo stato occupato dal Graziano;
- che dall’eventuale declaratoria d’ineleggibilità del Graziano potrebbe derivare l’illegittimità derivata di tutti gli atti al medesimo riconducibili, tra cui la proposta di legge 182/10^ (avente ad oggetto il procedimento di fusione tra gli anzidetti Comuni di Corigliano Calabro e Rossano);
ritenuto altresì
- che, come da relazione illustrativa della richiamata proposta di legge, la spesa per indizione del referendum è di € 96.000;
- che, dall’eventuale accoglimento nel merito del sopra citato ricorso innanzi al TAR Calabria (ovvero dall’eventuale accoglimento dell’istanza di sospensiva da parte del Consiglio di Stato, in sede di gravame), potrebbe derivare l’inutilità della consultazione referendaria;
- che una siffatta evenienza (inutilità della consultazione referendaria) potrebbe inoltre essere generata dall’eventuale accoglimento della domanda fatta valere dal sig. Gianluca Gallo ovvero dalla declaratoria d’ ineleggibilità a consigliere regionale del sig. Giuseppe Graziano (declaratoria da cui potrebbe scaturire l’illegittimità di tutti gli atti al medesimo riconducibili nell’espletamento del relativo mandato).
TUTTO CIO’ PREMESSO
il M5S di Corigliano Calabro sottopone all’attenzione del Presidente della regione Calabria la necessità ovvero la mera opportunità di sospendere, anche in sede di autotutela, gli effetti del decreto N. 45 del 26.4.2017 sino a quando non si avrà una pronuncia a carattere definitivo sia sul ricorso giurisdizionale proposto innanzi al TAR Calabria dal sig. Andrea La Grotta ed altri e sia nel separato giudizio introdotto da G. Gallo per la declaratoria d’ineleggibilità del Graziano, atteso che, in difetto e per le ragioni sopra specificate, potrebbe prodursi grave danno erariale quanto meno pari alla spesa per l’indizione e lo svolgimento della consultazione referendaria.
M5S CORIGLIANO CALABRO
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COMUNICATO STAMPA
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