“Ad Alessandro mio nipote“ di Franco Sosto |
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domenica 6 agosto 2017 17:03 |
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Mi specchio nella tua ingenuità...la tua espressione gioiosa esprime il tuo umore buono e pacifico mentre scopri il mondo, con quell’impossessarti normale materno... i tuoi biondi capelli simili a spighe dorate di grano ad agosto. Nel mio gioire per te, quando ti stringo a me, in ogni coccola c’è un’ombra di inquietezza che mi valica. Noto in me la colpa di quanto non potrò offrirti per questo ostacolo chiamato infermità , e non c’è sforzo per trovare rimedio alla mia impossibilità...il pensiero di non poter superare in modo giusto, almeno adattabile, mi fa soffrire come ogni nonno che come me non può. Credo, sia il primo insegnamento il modo di porgere sempre una mano in modo equo, di un collettivo a cui ci toglie un disinteresse di base, l’altro sia verificato... e non sia malevole il contrario... sia casuale e ricchezza invece che ostacolo...sia scoperto non come ostilità. Vivendo c’è sempre spazio per lo scetticismo e la paura. Certo, sarà difficile...oggi in questo mondo colmo di brutture... godo di questa tua purezza, piccolo mio, ridere con te per le piccole grandi e insignificanti evoluzioni quotidiane che per te sono così importanti, vitali. Tu sei nato nella bella Trieste.. tuo fratellino Francesco nella meravigliosa Corigliano...grazie di esistere nipotini miei...siete il mio orgoglio.
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Franco Sosto
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