La rivoluzione francese in Italia, poesia di Luigi Visciglia |
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sabato 31 dicembre 2016 12:21 |
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LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN ITALIA (Milano Marittima, agosto 1977)
Sì! Il 14 luglio… Dell’era postuma o futura, in Piazza della Concordia, c’erano tutti.
Aspettavano il sorgere del sole. …I cani, i gatti, i topi, gli affamati, i contadini, i poveri, le puttane, i condannati a morte.
Tutti!
Anelavano che il sole, in un batter d’occhio fosse al midì per illuminarli. Era quasi l’alba, il biancheggiar del cielo schiariva le tenebre morenti. …I preti, i vescovi, i cardinali, le suore, le badesse, i nobili, i conti, le contesse, i cornuti, i marchesi, le marchesine, le concubine giulive, inghirlandate del loro niente, i mariti contenti della loro ipocrisia, con il re Luigi XVI, in un’orgia di sensi, si godevano il crepuscolo della loro misera esistenza.
Sì! C’erano proprio tutti, in quella misera calca. Le tenebre, con lentezza, svanivano nell’aurora. Il sole ha ucciso le tenebre. Il re, con fare maestoso, ordinò: il clero, i nobili, le concubine con i loro mariti, a riposare; la gleba, sì! La gleba schiavizzata, ritorni a LAVORARE. Delusi, affranti, sfiduciati, si avvidero che il 1789 era oltrepassato.
Luigi Visciglia
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COMUNICATO STAMPA
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