PD, incredulitá, dolore e disappunto per la situazione dei minori ospiti al palazzetto dello sport |
|
martedì 5 luglio 2016 13:31 |
|
Apprendere le condizioni di disagio nelle quali sono tenuti i circa novanta bambini e ragazzi non accompagnati, ospiti del palazzetto dello sport, ha destato in noi incredulità, dolore e disappunto. La nostra Città è stata in passato un modello di accoglienza e integrazione, una comunità nella quale circa cinquanta diverse nazionalità hanno potuto convivere pacificamente, anche se non sono mancati momenti di difficoltà e tensione sociale. Una città che si era dotata di strumenti per l’accoglienza temporanea, di centri d’ascolto, indirizzo e accompagnamento verso le istituzioni, una rete efficiente di solidarietà, una politica di interculturalità che abbracciava tutte le comunità che popolavano Corigliano, creando una osmosi feconda che stemperava le tensioni. Una Città nella quale cattolici, musulmani ed ortodossi marciavano fianco a fianco nelle manifestazioni contro la guerra e contro il terrorismo. Apprendere oggi che questa stessa Città, davanti a un dramma che coinvolge nello stesso destino vecchi, donne, bambini e adulti di ogni età, in fuga da paesi martoriati da guerre e carestie, lascia novanta minori in condizioni di indigenza è desolante, sconfortante, irritante, riprovevole, esecrabile, indecoroso… Vedere un sindaco che posa davanti alle telecamere delle televisioni nazionali pavoneggiarsi e blaterare di improbabili invasioni di stranieri che popolano non la nostra città, ma la sua fantasia e che nulla muove davanti a bambini e ragazzi bisognosi di elementari necessità, provoca un senso di indignazione profonda. Bisogna ringraziare, la squadra di pallavolo di Corigliano e il gruppo di solidarietà promosso da associazioni e cittadini del territorio e da alcuni militanti del PD e dalla CGIL, che ha goduto fin dall’inizio del nostro incondizionato appoggio, che in parte hanno riscattato la nostra Città da questa vergogna. E se queste persone generose, non se lo chiedono, avendo come primo obbiettivo quello di alleviare le sofferenze di questi ragazzi, noi non possiamo fare a meno di chiederci come possa succedere che lo Stato, la Prefettura, l’Amministrazione Comunale (con l’eccezione del lodevole impegno del personale dei servizi sociali, impotente davanti a un dramma che deve fronteggiare senza strumenti e senza risorse) possano lasciare decine e decine di minori in balia delle più elementari necessità. Questo l’elenco dei generi di cui c’è necessità diffuso dal gruppo “Solidarietà sempre“ che si sta facendo carico del problema: acqua, barrette snack, merendine, biscotti, latte, succhi di frutta, formaggini, frutta fresca, candeggina, lavapavimenti, bicchieri di plastica, tovaglioli, guanti in lattice, mascherine monouso, bagnoschiuma, shampoo, sapone liquido, crema idratante, dentifricio, spazzolini, deodorante, antizanzare, lamette da barba, schiuma da barba, tavoli pieghevoli, sedie di plastica, asciugamani, accappatoi, teli bianchi, piccole borse da viaggio, giochi tipo scacchi, dama, palloni, servizio per la pulizia dei luoghi, frigoriferi, lavatrici, servizio lavanderia, PC con connessione a internet, televisioni, radio, musica. Ci chiediamo se il signor Prefetto sia al corrente di questa situazione (cosa di cui dubitiamo). Ci chiediamo come mai e con quali criteri sia stato affidato il compito di gestire questa situazione ad una organizzazione di un’altra città, quando a Corigliano ci sono organizzazioni che hanno titoli, esperienza, capacità organizzative tali da gestire emergenze anche più complesse. Ci chiediamo quali risorse e quali strumenti siano stati messi a disposizione di coloro che sono stati chiamati a gestire l’emergenza. Chiediamo con forza al Sindaco e all’amministrazione comunale di scuotersi dal torpore e dall’indifferenza e di affrontare questa questione con risolutezza ed efficienza adeguati alla dignità, al decoro e al prestigio della nostra Città.
|
|
|
|
COMUNICATO STAMPA
|
|
Visualizza in pdf
|
|
|
|
|