LETTERA APERTA DI MARIO LUZZI, PAPA’ DI FABIANA |
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sabato 27 febbraio 2016 14:25 |
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E’ con immenso, devastante, inquantificabile dolore che abbiamo appreso che Martedì 1° Marzo verrà discusso in Cassazione a Roma il terribile e impronunciabile assassinio mostruoso di nostra figlia Fabiana Luzzi. Da parte nostra, famigliari di Fabiana, è orribile sapere che già in Corte d’Appello di Catanzaro, gli furono scontati quasi quattro anni di pena al mostro che distrusse la vita di Fabiana e quella della sua famiglia. Non vorremmo mai pensare che in questa ultima fase processuale, ottenga ancora una riduzione della pena. Credo che tutti dovrebbero essere concordi nel ritenere che nella vita ci sono cose degne di difesa e che ne eSistono altre che dovrebbero essere degne solo di accusa come questo tragico episodio, in quanto non si può dimenticare che infierì 24 coltellate con ferocia inaudita sul povero corpo di Fabiana, nonostante potesse ancora salvarla se solo si fosse mosso a pietà verso una bambina che ancora lo implorava di risparmiargli la vita. Ma purtroppo come tutti sappiamo, tornò dopo un’ora e trenta minuti sul posto armato di liquido infiammabile e compì l’atto più atroce che possa esistere sulla terra nei confronti di un essere umano con tanta ferocia e malvagità. Alla luce di come si sono svolti i fatti, che sconvolsero le coscienze di un’intera nazione e oltre, com’è possibile che un mostro cosi terribile, possa essere recuperato? Sappiamo tutti che all’epoca dei fatti era ancora per pochi mesi minorenne e quindi la Costituzione Italiana prevede il recupero e non l’ergastolo. Ma nostra figlia era ancora più minorenne di lui quindi dovrebbe avere almeno gli stessi diritti del carnefice, in quanto vittima. Se quindi va applicata la Costituzione all’assassino, deve essere applicata principalmente alla vittima. Se nessuno può diminuire o annullare la pena che Fabiana ha dovuto subire per volontà di un mostro assassino, allora vale la stessa legge per colui che ne ha provocato la distruzione e che l’ha rinchiusa in un loculo. Quindi è doveroso e giusto da parte dello Stato che anche lui rimanga rinchiuso in carcere per tutto il resto della sua indegna vita. La vita di Fabiana aveva un valore più elevato del valore del mondo intero. Come può lui ripagare tutto ciò che ha distrutto e tutto il male che ha provocato? Chiediamo con tutte le nostre forze l’ergastolo! Sperando che le cose in Italia possano cambiare con pene molto più severe per gli assassini, in modo da proteggere tutte le donne cosi che verrà un giorno in cui non sentiremo più queste terribili notizie.
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COMUNICATO STAMPA
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