PESCI SÌ E PESCI NO, UN MANIFESTO PER I RISTORATORI |
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MINÒ: COSÌ TUTELIAMO AMBIENTE, SALUTE E TASCHE |
mercoledì 9 dicembre 2015 13:40 |
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NO al salmone, al tonno rosso, ai gamberi tropicali o allevati, al pesce spada, ai datteri di mare, ai bianchetti, alla cernia bruna, al merluzzo, e a quelli frutto di pratiche di pesca o allevamento non sostenibili. SÌ al pesce negletto o cosiddetto povero (che poi povero non è affatto!), all’aguglia, allo sgombro, al sugarello, alla palamita, allo zerro, al pagello, alla lampuga, al pesce Pilota, al pesce serra, al tonno alletterato e al cicerello e a tutte quelle specie nostrane e di stagione, della giusta taglia. Da una parte i pesci da non consumare; dall’altra i pesci da preferire. Favorire il consumo consapevole delle specie ittiche alimentari. È, questo, l’obiettivo del manifesto IO NUOTO NEL MEDITERRANEO che la Condotta Slow Food Pollino Sibaritide Arberia, in partnership con il Gruppo di Azione Costiera Locale – I Borghi della Sibaritide, sta facendo condividere alla ristorazione locale.
Quella che vogliamo avviare - dichiara il Presidente del Gac Bormas Cataldo MINÒ – è una rivoluzione che parta dai banchi della pescheria, passi dai fornelli di casa e sia sostenuta anche al ristorante. Far scegliere giusto, mangiare bene, con pochi danni per l’ambiente, per la nostra salute e le nostre tasche. È, questo, l’obiettivo della campagna di educazione alimentare e di sensibilizzazione al consumo consapevole delle specie ittiche sostenibili.
Nell’ambito del progetto complessivo, avviato qualche settimana fa e che proseguirà nel corso di tutto il 2016, è già partito un censimento della ristorazione tipica nei comuni ricadenti nel territorio del Gac; è stata avviata, quindi, una campagna di coinvolgimento dei ristoratori, attraverso l’invito ad aderire al manifesto per l’educazione alimentare al consumo consapevole delle specie ittiche sostenibili. Ai ristoratori aderenti al manifesto (che sarà esposto al pubblico) si chiede l’impegno a preferire, nella loro proposta al cliente, piatti preparati con pesce negletto e cosiddetto povero pescato nel Mediterraneo, valorizzando le ricette della tradizione marinara locale ed i piatti della memoria marinara. Tra le diverse iniziative sono previsti anche due momenti dedicati preferenzialmente al mondo della scuola, nelle due città sedi delle principali marinerie del territorio: CARIATI e CORIGLIANO.
Mangiare pesce senza compromettere ambiente e biodiversità, è possibile solo optando per specie sottosfruttate, il cosiddetto pesce povero, o dal ciclo vitale più breve. Queste specie costano meno, non impattano pesantemente sugli stock complessivi e sono anche ottime. Parola di Carlo PETRINI, fondatore di Slow Food, che ha firmato la prefazione de IL PESCE – come conoscerlo, amarlo, pescarlo e cucinarlo senza guasti per le specie ittiche, per noi e per l’ambiente, di Silvio GRECO, scienziato di mare e di cucina, con le illustrazioni di Sergio STAINO, disegnatore satirico, regista e operatore culturale.
Il testo di Silvio GRECO, biologo marino, dirigente di ricerca Ispra, docente di controllo delle produzioni agroalimentari dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha accompagnato l’ideazione del progetto IO NUOTO NEL MEDITERRANEO. – (Fonte: Montesanto Sas/Comunicazione & Lobbying)
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COMUNICATO STAMPA
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