Più attenzione alle periferie, garantendone ed anzi migliorandone i servizi essenziali. Ed evitando, così, cittadini di serie A e di serie B all’interno di una stessa comunità. Considerare le contrade strategiche allo sviluppo sostenibile dell’intero territorio comunale. È, questo, l’appello che Giovanna PIATTELLO, consulente del lavoro, membro del movimento politico cittadino PATTO SOCIALE e residente nella popolosa contrada PIRRO MALENA, lancia in spirito di collaborazione all’Amministrazione Comunale sottolineando la necessità di recuperare l’importanza del dialogo e dell’ascolto con tutte le importanti aree cittadine lontane dal centro abitato. Ridurre i disagi vissuti quotidianamente dai residenti – scandisce – è però la priorità delle priorità. E sono tanti. Anzi troppi. Cattiva o inesistente manutenzione delle strade che, il tempo di qualche goccia di pioggia, diventano inagibili e impraticabili e costringono al ricorso di mezzi meccanici comunali per consentire di poter uscire o rientrare in casa. Vere e proprie discariche a cielo aperto causate dalla mano incivile di quanti, indisturbati, abbandonano rifiuti di ogni tipo e genere, come carcasse di animali, elettrodomestici, lastre di amianto, pneumatici, provocando in alcuni casi una vera e propria emergenza sanitaria. Per non parlare – continua – dei disagi all’illuminazione pubblica, nell’approvvigionamento idrico, nella raccolta delle acque bianche, nel sistema fognario e nella rete internet: tutti servizi, questi, che nel 2017 ancora non vengono garantiti. E questa – va avanti la rappresentante del PATTO SOCIALE – è una fotografia purtroppo diffusa e comune per tutte le contrade. È così alla FOSSA, alla ZOLFARA, a PIRRO MALENA, a SEGGIO e in contrada SANT’IRENE dove più che altrove si dovrebbe investire soltanto attraverso iniziative finalizzate al rilancio turistico, così come ci auguriamo accada grazie al buon esito del progetto nazionale FUTUR-È dell’ENEL. Ma è la stessa cosa al PETRARO, a PIRAGINETI, ad AMICA, a SANTA MARIA DELLE GRAZIE ed a FORELLO, siti ad alta densità agricola, produttiva ed artigianale produttivi oltre che paesaggistica. Non è possibile – sottolinea – che l’assenza di servizi di base che qualificano e sostanziano lo stesso diritto di cittadinanza locale continuino invece a fare la differenza tra il centro abitato e le periferie. Serve maggiore capacità di ascolto e di presenza anche fisica in queste aree che, tra l’altro, restano quelle a maggiore vocazione agricola e turistica. L’Esecutivo MASCARO – aggiunge – può e deve contare sulla disponibilità, sui suggerimenti e sulle proposte dei vari comitati sorti spontaneamente per portare a soluzione le varie problematiche di questi territori. Sono questi sodalizi di gente comune quelli che più di altri possono ben trasferire il malessere e lo stato complessivo di disagio vissuto, perché sono proprio i loro componenti che nella maggior parte dei casi sopperiscono ad un vuoto decisionale e risolvono problemi, magari autotassandosi, come è successo recentemente – conclude la PIATTELLO – per il Carnevale organizzato dal Comitato FRASSO AMARELLI. |