Emergenza randagismo, prevenire ed elaborare una politica di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione; avviare, con l’aiuto delle associazioni cittadine che vanno aiutate ed incentivate, una seria campagna di sensibilizzazione all’adozione degli animali. Riavviare l’anagrafe canina. – Basta con i canili-parcheggio; cambiare l’approccio: devono essere luogo di partenza e non di arrivo. Stop ai branchi di cani per le strade. Per Natale BRUNO, Presidente del Movimento della Vita e membro del movimento politico cittadino PATTO SOCIALE la questione, strettamente legata alla sicurezza, all’igiene e al decoro della Città, merita di essere trattata nella giusta misura e con estrema urgenza, viste le proporzioni preoccupanti raggiunte sul territorio. Si aggirano in branco per le strade come fantasmi, nella più assoluta indifferenza; molti di loro sono visibilmente ammalati; frugano indisturbati nell’immondizia e spesso si vedono stazionare nelle rotonde, nelle piazze, sulle strade principali o, ancora peggio, sui marciapiedi nei pressi delle scuole. Rappresentano un evidente pericolo per i pedoni e per quanti portano a passeggio i loro cani al guinzaglio. – È, questa, una situazione davvero inaccettabile per una Città dotata di un canile con 350 posti e che richiede interventi immediati anche per evitare che si verifichino, come già successo, episodi di avvelenamento e maltrattamento. È alla luce di questa fotografia che il movimento politico PATTO SOCIALE, in spirito di dialogo, confronto e collaborazione sollecita l’Esecutivo MASCARO ad attenzionare con questa ottica la questione, anche alla luce dei risultati ottenuti: nel 2015 era stata istituita l’anagrafe canina attraverso l’adozione, da parte dell’ufficio ambiente di uno scanner per il controllo del microchip e la sottoscrizione di una convenzione con l’associazione di volontari ANPANA-OEPA. Per il raggiungimento di questi obiettivi è indispensabile dialogare e avviare collaborazioni con le associazioni di volontari che operano sul territorio con instancabile impegno.
VITA DA CANI, HOLLY UN ANGELO A QUATTROZAMPE e FACCIAMO BRANCO, per citarne alcune, sono tre dei tanti esempi. Attraverso la loro attività, a titolo gratuito, la prima, in cinque anni ha raccolto per strada 600 cani e, una volta curati, sterilizzati, vaccinati e microchippati ha fatto registrare 500 adozioni; la seconda dal mese di giugno 2016 ha fatto trovare casa a più di 80 cani ospiti del canile comunale. – Sarebbe auspicabile premiare il lavoro di queste associazioni e dei tanti volontari affidando loro la struttura. Sterilizzazione, campagne contro l’abbandono, sensibilizzazione e incentivi anche economici all’adozione – aggiunge BRUNO – erano e restano i percorsi da intraprendere per arginare il fenomeno. Bisogna attuare un’inversione di tendenza rispetto a ciò al quale si assiste oggi: il canile – conclude – sia inteso come luogo di partenza e non come parcheggio, luogo isolato e lontano dove abitano storie tristi e cose alle quali non pensare; luogo dove si rinnova quel magico incontro tra uomo e cane. Bisogna incentivare l’adozione dei cani randagi ritrovati e catturati sul territorio comunale, allo scopo di far decrescere il sovraffollamento del canile. Il risultato da raggiungere è duplice: migliorare il benessere degli animali ricoverati, affidandoli a famiglie consapevoli e responsabili e limitare i costi del randagismo a carico della collettività. |