Riqualificazione centrale ENEL/FUTUR-E, nessuno dei progetti all’esame della commissione giudicatrice (composta da ENEL, COMUNE, REGIONE, POLITECNICO DI MILANO ed UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA) è direttamente o indirettamente collegabile a componenti della Giunta, a parenti ed affini o semplicemente amici. Non vi è, quindi, alcuna incompatibilità, non solo giuridica ma anche morale attribuibile, in questa come in ogni altra occasione, all’Esecutivo MASCARO. – L’Amministrazione Comunale dice no alla barbarie mediatica e smentisce categoricamente illazioni aberranti e ricostruzioni fantasiose irresponsabilmente date in pasto all’opinione pubblica. L’impreparazione e l’improvvisazione di talune formazioni politiche, purtroppo, emerge anche quando esse non hanno responsabilità di governo e addirittura quando sono fuori dalle istituzioni. Quando poi amministrano, si veda il caso della Capitale, il disastro non solo morale che procurano e le implicazioni penali restano evidenti a tutti. Gli atti del procedimento FUTUR-E non sono affatto segreti, ma per legge (e non per scelta discrezionale di qualcuno!) riservati fino alla conclusione del suo espletamento e non per tutti i contenuti; tant’è che criteri di valutazione ed idee progettuali in corsa sono stati debitamente portati a conoscenza. Così come è stato ampiamente e ripetutamente spiegato in più occasioni, da ultimo anche nella riunione ad hoc dei capigruppo di ieri (martedì 14 febbraio), il Comune di Rossano è chiamato ad esprimere non un giudizio selettivo, ma una sola valutazione di compatibilità generale di quelle idee con il programma di sviluppo del territorio. Fino ad oggi, il rappresentante del Comune di Rossano nella commissione giudicatrice non ha espresso alcuna valutazione che è riservata alla prossima riunione. Da qui, il coinvolgimento del consiglio comunale ad hoc sull’argomento (che si tiene oggi, MERCOLEDÌ 15), appositamente preparato da una Conferenza dei capigruppo, alla presenza dei rappresentanti di Enel, svoltasi a Palazzo di Città nella mattinata di ieri. Invece di cogliere l’attimo della peggiore demagogia, lo ripetiamo fondata sul nulla, era e sarà utile affrontare il merito delle questioni e pensare ad ogni forma di coinvolgimento e partecipazione in grado di garantire il controllo istituzionale e sociale in quella che sarà la fase cruciale successiva di approvazione del progetto. E se quest’ultimo non dovesse essere conforme alle direttrici di sviluppo turistico ed agricolo più volte richiamate e non rispondente alle garanzie minime di affidabilità, potrà essere fieramente avversato con gli strumenti offerti dalla legge. Senza alcuna necessità di mediocre populismo preventivo, tipico di chi non ha altri strumenti di dialogo e confronto civile e democratico. Si coglie, infine, l’occasione per ribadire che, al termine della fase di valutazione (la riunione finale è fissata per VENERDÌ 17 alla Regione Calabria) della compatibilità generale delle proposte progettuali rispetto alle linee di indirizzo ed agli ambiti di maggiore interesse condivise da Enel e Comune attraverso un protocollo d’intesa approvato nel 2016 (gestione commissariale), in totale autonomia ENEL procederà alla valutazione dell’offerta economica e, quindi, alla negoziazione ed alla scelta del contraente.
(Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying) |