Sul processo di fusione delle due Città di Corigliano e di Rossano, arrivato come mai prima in questi ultimi anni in una fase molto avanzata, si sta rischiando di commettere gli stessi, identici errori ai quali questo territorio ha miseramente già assistito in occasione del dibattito sulla realizzazione della nuova provincia ubicata tra i due comuni dell’area urbana.
È quanto dichiara Mario SMURRA, componente del movimento politico cittadino PATTO SOCIALE sottolineando come, leggendo la girandola di dichiarazioni e prese di posizioni soprattutto di questi ultimi giorni, si stia riproponendo, da parte di alcuni, l’analogo circolo vizioso che negli anni 2001-2002 fece implodere la speranza di vedere riconosciuta, sull’unione e sulla collaborazione di Rossano e di Corigliano, una nuova e forte realtà provinciale in Calabria.
Non possiamo permetterci – afferma – ulteriori passi indietro, da immolare ancora una volta sull’altare dell’impreparazione o della finta convinzione di una parte dell’attuale classe dirigente territoriale. Per rispetto alle popolazioni di quest’area, non vorremmo neppure immaginare, come pure si sostiene, che dietro questa escalation di falsati passi in avanti e di sollecitazioni ad aperture che oggi appaiono inconsistenti e controproducenti vi siano invece strategie lontane ed ostili allo ionio. Non può del resto essere considerato un caso – aggiunge – il fatto che a stimolare ed a sollecitare ripetutamente, non soltanto sui media, ipotesi oggi impraticabili di estensione del progetto di fusione tra Rossano e Corigliano anche ad altre città dell’alto ionio siano rappresentanti di altri territori, ancora una volta orbitanti nell’Area Urbana Cosenza-Rende e molto interessati, per motivi diversi, a ciò che accade alle nostre latitudini.
A quanti – scandisce il rappresentante del PATTO SOCIALE – vorrebbero nascondere dietro altre iniziative e con altri argomenti il vero tentativo di fare lobbying ancora una volta contro le legittime aspettative di questo territorio, sia chiaro che il gioco subdolo è orma chiaro a tutti: parlare di Cassano e di Sibari per far saltare quello che è già sul banco e cioè i pochi mesi che separano ormai le comunità di Rossano e di Corigliano dal referendum popolare destinato a sancire, così come noi ci auguriamo, la definitiva fusione amministrativa delle due importanti realtà.
Tutto il resto, sul quale nessuno potrebbe dichiararsi contrario, fa tuttavia parte del domani e rappresenta un passaggio necessariamente successivo al perfezionamento di una volontà che le due città ioniche hanno già maturato e confezionato negli atti di impulso votati dai due rispettivi consigli comunali. Non c’è, quindi, nulla da aspettare e null’altro da aggiungere in questa fase ripetiamo avanzata e sulla quale ogni altra proposta apparentemente migliorativa o integrativa emerge solo ed esclusivamente con l’obiettivo velenoso di creare equivoci su larga scala e di stimolare confusione attorno all’unico concreto progetto in corso.
Ai due sindaci Stefano Mascaro e Giuseppe GERACI – conclude SMURRA – chiediamo pubblicamente di fugare una volta per tutte questi equivoci che, anche con interventi accademici, si sta tentando di insinuare ad arte nell’opinione pubblica e di investire semmai ogni iniziativa nella direzione di potenziare e condividere le necessarie attività di comunicazione e di sensibilizzazione diffusa delle due popolazioni rispetto ad un traguardo epocale che non è mai stato così vicino e che contribuirà a cambiare equilibri e scenari territoriali, provinciali e regionali, a tutto beneficio e vantaggio della Sibaritide. |