La grande vergogna infinita. Difficile trovare parole diverse per descrivere quanto accaduto in vista delle prossime elezioni provinciali 2017. Da una parte, un territorio, quello dell’Area Urbana Corigliano-Rossano che, insieme ai comuni del basso ionio, si è dimostrato nuovamente incapace di fare sintesi su una candidatura forte ed aggregante dello ionio. Dall’altra, il peggiore trasversalismo di chi, a queste latitudini come in regione, continua ad avere il coraggio di stare a destra, a sinistra e nel centro. Infine, la debacle senz’appello del centro destra provinciale e regionale, con la ricusazione della candidatura del Sindaco di Orsomarso Antonio DE CAPRIO a Presidente per mancanza di firme o, peggio, perché irregolari.
È quanto dichiara il consigliere Giuseppe CAPUTO per il quale, alla luce dell’ultima pessima figura di cui sono i principali protagonisti, dirigenti regionali e provinciali del centro destra dovrebbero soltanto rassegnare le proprie dimissioni da un incarico che evidentemente non sono in grado di svolgere. Oltre a non avere più il candidato presidente – dice – non erano manco riusciti a presentare una lista completa. Una vergogna, se si ricorda quale era la forza elettorale del centro destra fino a quale anno addietro.
Ciò che più è parso intollerabile – aggiunge – leggendo le diverse dichiarazioni rilasciate ai media in questi giorni sulla penosa vicenda delle Provinciali di Cosenza è certamente la posizione di chi, pur essendo dirigente forzista ha candidamente anticipato il suo sostegno al candidato del centro sinistra di OLIVERIO & Compagni. Senza che ciò abbia suscitato o susciti scandalo o scalpore. Come se fosse ormai passato il concetto per cui, al di là del partito che si rappresenta e si dovrebbe dirigere, le scelte politiche possano mutare in base alla vantata amicizia trentennale o al comparaggio col candidato di turno o con il suo promotore e sostenitore. Questa è un’autentica vergogna che allontana sempre di più la gente dalla politica.
Sullo sfondo – va avanti l’ex Sindaco di Rossano – resta l’ennesima brutta pagina scritta dagli amministratori dello ionio rispetto all’eventualità di concorrere con una candidatura forte ed unitaria dell’area e tentare di sottrarre i destini politici, sociali ed economici, ormai segnati, di questo territorio alle dinamiche autoreferenziali del cerchio magico cosentino.
Senza contare, infine, che sull’altare del servilismo e del trasversalismo senza dignità dimostrato da tanti amministratori è stato forse immolato anche lo stesso progetto di fusione tra Corigliano e Rossano. Il silenzio di Corigliano è certamente preoccupante. Domani – si chiede – con quale faccia ci si siederà allo stesso tavolo per protestare contro le tante emergenze comuni del nostro territorio? Ma soprattutto, Rossano e Corigliano come potranno ancora parlare di fusione se nei fatti continuano a dividersi ed a assumere comportamenti autoreferenziali? L’Area Urbana e l’intera Sibaritide hanno perso un’occasione storica. Sarebbe bene capire – conclude CAPUTO – quali disegni si nascondono sotto queste manovre che hanno di fatto cancellato l’identità politica dei partiti, di centro destra e di centro sinistra. |