Chiusura Centro Medico Legale INPS, con questa scelta non solo continua la spoliazione del nostro territorio, ma si da un colpo mortale all’offerta di servizi ed allo stato sociale nel suo complesso, aumentando ancora di più, il disagio per i cittadini dell’alto e basso ionio cosentino, della pre Sila Greca e dei paesi arbereshe. Una popolazione di oltre 220.000, che costituisce il bacino d’utenza del centro medico legale INPS di Rossano, sarà costretta a recarsi a Cosenza subendo anche il disagio dell’assenza di infrastrutture.
È quanto dichiara il Sindaco Stefano Mascaro cogliendo l’occasione per anticipare che nelle prossime ore convocherà i colleghi di tutti i comuni del comprensorio per definire, in sinergia, le prossime azioni da mettere in campo e chiedere un incontro con il direttore regionale INPS della Calabria e il Ministro del Welfare.
L’amministrazione Comunale – continua il Primo Cittadino – condivide e fa propria la preoccupazione dei dipendenti dell’INPS che durante l’assemblea del personale hanno manifestato forte preoccupazione e sdegno per questa decisione dell’Amministrazione centrale Inps che penalizza, ancora una volta, il nostro territorio. Con queste decisione vengono colpite le categoria deboli della società: i portatori di handicap, anziani e malati saranno costretti a recarsi a Cosenza per le visite di accertamento dell’invalidità civile ma anche di tanti altri servizi quali gli assenti al controllo delle visite fiscali, visite cure termali, visite per assegni ordinari di invalidità e inabilità e tante altre prestazioni. La popolazione sarà costretta ad affrontare anche le difficoltà strutturali dovute alle deficienze della rete stradale e all’assenza di altri tipi di collegamento. Il problema è sempre il solito: la vastità del territorio della nostra provincia, ancora più incomprensibile alla luce del ridisegno degli enti territoriali che prevede l’istituzione di aree vaste proprio per superare i limiti dovuti alle difficoltà geografiche e territoriali e per avvicinare gli enti ai cittadini. Questa scelta – prosegue – va in contrasto anche con la volontà politica del territorio che sta puntando con forza sulla fusione dei comune più rappresentativi proprio per migliorare l’offerta dei servizi. È inspiegabile perché il centro medico legale venga chiuso nonostante rappresenti un punto di rilevante impatto sociale ed abbia i numeri dalla sua parte essendo al terzo posto come carico di lavoro nell’intera Calabria, dietro solo a Reggio Calabria e Cosenza e prima di Crotone e Vibo Valentia che comunque nella nuova organizzazione mantengono il centro medico legale. Come amministratori di questa città – conclude MASCARO – faremo tutto quando possibile per scongiurare questa ennesima scelta scellerata ed invitiamo tutti gli amministratori del territorio, le forze politiche e sindacali di categoria, le associazioni e i cittadini a mobilitarsi e a darci forza per far sentire forte la nostra voce. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying – 345.9401195) |