Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Maurizio Martina, ha fatto tappa, ieri sera, al cinema “San Marco” di Rossano per partecipare ad un incontro-dibattito sul Referendum Costituzionale. All’incontro, in una platea affollata da tanti cittadini ed autorità del territorio, hanno preso parte, oltre al sindaco ed al vice-sindaco della città bizantina: Stefano Mascaro e Aldo zagarese, il governatore della Calabria, Mario Oliverio, ma anche Franco Laratta, Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Domenico Bevacqua, Mauro D’Acri e Nicodemo Oliverio. In platea, inoltre, erano presenti i rappresentanti delle Associazioni professionali agricole quali: Nicola Cilento, Franco Mazzei e Pietro Milinaro. Tanti gli interventi, dopo i saluti del primo cittadino, in vista del Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre. “Si deve votare Sì al Referendum Costituzionale – ha dichiarato il Ministro Martina – perché bisogna passare dalle parole ai fatti con il cambiamento e perché questa Riforma ci aiuterà ad avere uno Stato più semplice, meno costoso, più veloce. E questo è quello che serve a territori straordinari come quello calabrese. Bisogna evitare – ha poi aggiunto lo stesso Martina – di ricominciare tutto daccapo e non dare spazio a chi predica il cambiamento ma in realtà non lo pratica mai. Con il Sì abbiamo la possibilità concreta di cambiare. Abbiamo bisogno quindi di una mano da parte di tutti perché questo cambiamento divenga realtà“. Il Ministro Martina, prima di lasciare la città bizantina, ha invitato i tanti cittadini rossanesi e dell’intero territorio a recarsi alle urne il prossimo 4 dicembre e di votare Sì per contribuire, tutti insieme, al cambiamento del Paese. Gli italiani, infatti, sono chiamati a votare un referendum costituzionale per approvare o respingere la riforma della costituzione che porta il nome dell’attuale ministra Maria Elena Boschi, che ne è stata la promotrice insieme al governo Renzi. L’approvazione del testo della legge costituzionale riguardante: “Le Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle Istituzioni, la soppressione del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e la revisione del titolo V° della parte II° della Costituzione”. Si voterà nella sola giornata di domenica 4 dicembre, dalle ore 7 alle ore 23, mentre lo scrutinio avverrà subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti. |