Nottata all’agghiaccio per i 39 assistenti fisici che, sfidando freddo e fame, hanno deciso di non abbandonare il presidio della protesa, anche dopo essere stati sgomberati dalla sede comunale nella serata di sabato, per rivendicare i loro diritti e sensibilizzare, allo stesso tempo, l’opinione pubblica. Una protesta che, purtroppo, si sta svolgendo nella più totale indifferenza da parte delle istituzioni locali in cui, ancora oggi, non si riesce a trovare una soluzione all’annosa e tormentata vicenda che si trascina, ormai, da diverse settimane in città. I 39 assistenti fisici, nonostante tutto, hanno deciso di non mollare in attesa di ottenere delle risposte positive sia dall’Ente comunale e sia dalla Cooperativa “Ati-Maya-Sinergie“ che si è aggiudicata la gara d’appalto, per i prossimi tre anni, nel comune di Rossano per quanto riguarda il servizio di assistenza ai bambini diversamente abili che frequentano le diverse scuole della città bizantina. Un “braccio di ferro“ tra i sindacati e la nuova Cooperativa in cui non si riesce a trovare un punto d’incontro tra le parti. Oggi (lunedì 21 novembre), come annunciato dai rappresentanti delle diverse sigle sindacali (Cgil- Cisl-Uil-Usli) del territorio nel corso della conferenza-stampa di sabato pomeriggio, sarà presentato il formale ricorso al Tribunale di Castrovillari per mettere la parola fine, tramite il parere del Giudice del lavoro, su un caso che ha portato alla totale esasperazione i 39 assistenti fisici. Nella mattinata di sabato, infatti, si sono registrati momenti di tensione, durante la protesta e dopo una nottata trascorsa nelle scale del palazzo di città, in cui si sono registrati, purtroppo, diversi malori per alcuni maniFestanti soccorsi, prontamente, dai sanitari del 118. Una vicenda squallida dove nessuno si assume le proprie responsabilità. I 39 assistenti fisici, nella giornata di domenica, hanno ricevuto la solidarietà di tanti cittadini e di alcuni consiglieri di minoranza tra cui: Tonino Caracciolo e Giuseppe Antoniotti. Quest’ultimo, accompagnato dalla moglie Carmen Valente, si è soffermato, per qualche ora, con gli assistenti fisici ascoltando, ben volentieri, le loro istanze. Sul luogo della protesta, inoltre, erano presenti anche i rappresentanti sindacali quali: Giuseppe Guido (CGIL), Luciano Campilongo (UIL) e Salvatore Accroglianò (CISL), ma anche la signora Rosa Curia che ha lasciato l’ospedale, dopo essere stata trasferita a bordo di un ambulanza del 118 nella mattinata di sabato a causa di un malore avvertito durante i momenti concitati della protesta, per stare vicini alle colleghe in questa battaglia in cui tutti si augurano che possa terminare a lieto fine. Una domenica, dunque, vissuta all’insegna della protesta civile e per difendere, oltre ai propri diritti, il proprio posto di lavoro. Nella giornata di oggi, dopo una nottata vissuta all’agghiaccio per i 39 lavoratori rimasti a casa ed ai quali non è stato rinnovato il contratto da parte della nuova Cooperativa di servizi, ne sapremo di più sull’evolversi della tormentata vicenda. |