Sospensione del procedimento e messa alla prova, attraverso diverse attività di volontariato e lavori di pubblica utilità. Il Comune ha intenzione di attivare tali opzioni per venire incontro alle esigenze sociali degli imputati che possono usufruirne in base alle disposizioni del codice penale. – Sono, queste, le motivazioni con le quali la Giunta Municipale nei giorni scorsi ha deliberato di sottoscrivere con il Tribunale di Castrovillari la convenzione (quinquennale e rinnovabile) per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità.
A darne notizia è il vicesindaco ed assessore agli affari legali Aldo ZAGARESE sottolineando il valore di utilità sociale sotteso a questa opzione.
Prestazioni di lavoro per finalità sociali e socio-sanitarie come l’assistenza a persone alcoldipendenti e tossicodipendenti, diversamente abili, malati, anziani, minori e stranieri; di protezione civile o oppure volte a favorire la fruibilità e la tutela del patrimonio ambientale o del patrimonio culturale. Ed ancora, finalizzate alla manutenzione e fruizione di immobili e servizi pubblici o inerenti a specifiche competenze o professionalità. Sono, queste, le diverse attività che potranno essere svolte.
Destinatari dell’iniziativa sono gli imputati che possono usufruire della messa alla prova ai sensi dell’art.168 bis del codice penale e dell’art.464 bis del codice di procedura penale. Si tratta di procedimenti per reati puniti con la pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore nel massimo a 4 anni e per i delitti indicati dal comma 2 dell’articolo 550 del codice di procedura penale, per i quali l’imputato può chiedere la sospensione del processo con messa alla prova.
Stato, regioni, province, comuni, aziende sanitarie, enti o organizzazioni anche internazionali. Sono, queste, le sedi presso le quali sarà possibile svolgere il lavoro di pubblica utilità che consiste in una prestazione non retribuita in favore della collettività, di durata non inferiore ai dieci giorni anche non continuativi. L’attività lavorativa potrà essere svolta oltre che presso il comune anche presso gli impianti sportivi e le strutture facenti capo all’ente. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying – 345.9401195) |