La scelta dell’Esecutivo di procedere con una conferenza stampa sul tema degli assistenti fisici (così come sarà fatto periodicamente su altre questioni di analoga importanza) mirava a sottoporsi al contraddittorio con gli operatori dell’informazione, proprio per evitare la ridda di comunicati e contro-comunicati stampa in libertà e nei quali ognuno può dire quel che vuole senza sottoporsi a verifica su temi che non possono essere, tuttavia, oggetto di sterile polemica. In quella sede (la conferenza stampa svoltasi sabato 15 ottobre scorso presso la Delegazione Comunale) il Sindaco ha anche dichiarato di essere disponibile al confronto in qualunque sede con chiunque, quindi anche con il consigliere STASI. Quest’ultimo, invece, ha ritenuto di dover percorrere la solita strada con un deformante comunicato in cui è sceso sul piano dell’invettiva personale, con una caduta di stile assoluta propria di chi non ha argomenti. Non è dato capire, infatti, cosa avrebbe dovuto fare di diverso l’ente e, soprattutto, come ed attraverso quali strumenti della Politica. Forse sarà difficile, ma è così che si dimostra di essere amministratori. Lo hanno capito anche le pietre che la Giunta non ha responsabilità nella vicenda che si consuma tra le parti sul piano dell’interpretazione degli istituti contrattuali da applicare: a tempo determinato o indeterminato “ciclico“, denominazione che lo STASI subdolamente omette nella sua interessata e fuorviante ricostruzione. La Stazione Appaltante ha fatto più di quanto le competeva: ha tentato e sta ancora tentando di mettere d’accordo le parti ed aveva proposto di rimettere la questione alle autorità competenti, impegnandosi ad accettare e far rispettare qualunque soluzione fosse emersa. Così come il Comune è pronto ad esercitare tutte le prerogative di legge, da subito, nel controllo sull’esecuzione del Contratto, non esitando ad assumere qualunque provvedimento diretto a reprimere inadempimenti. L’Amministrazione non parteggia per nessuno e vuole il rispetto della legge, ma ha anche pubblicamente dichiarato che in una scala di priorità vengono prima gli interessi dei bambini, poi quelli di chi lavora ed in ultimo quelli della parte datoriale, anche se non è una multinazionale ma una cooperativa sociale. Non possiamo che concludere rinnovando al consigliere STASI l’invito o, se si vuole,la sfida al confronto diretto, da parte nostra con l’umiltà di chi è pronto a riconoscere le ragioni dell’altro, se fondate.
(Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying) |