Nessun futuro per la Fondazione Campanella: dipendenti senza certezze, strumentazione d’avanguardia come l’acceleratore di particelle inutilizzato da un anno, alla faccia dei calabresi che per curare i tumori sono costretti ai viaggi della speranza. Il presidio sanitario catanzarese, punto di riferimento per l’intera Calabria nel panorama sanitario, è sempre più simile ad uno zombie. “Un morto che cammina, per esclusiva volontà della politica e dell’attuale giunta regionale”. La colorita espressione, e le correlate critiche, arrivano dal movimento “La Calabria che vuoi”, che contesta l’immobilismo del governo regionale in relazione al salvataggio ed al rilancio della Fondazione. “Il governatore Oliverio”, si sostiene, “era stato molto chiaro. Incontrando i lavoratori aveva offerto precise garanzie, se non altro sul piano dell’impegno. Ad oggi, tuttavia, a più di un anno da quell’assunzione di responsabilità, poco o nulla è stato fatto”. Se gran parte dei dipendenti è stata trasferita in carico ad altre strutture, osserva “La Calabria che vuoi”, “è pur vero che questo è avvenuto, nella stragrande maggioranza dei casi, con contratti part time o comunque a tempo determinato, di fatto lasciando nel limbo della precarietà decine di lavoratori. Molti altri, come gli ex amministrativi, sono stati invece lasciati alla porta al pari di alcuni medici, che ancora attendono di conoscere il loro destino. A ciò si aggiungono scelte scellerate, come quella scandalosa di tener fermo e inutilizzato l’acceleratore di particelle che potrebbe offrire risposta a tanti pazienti oncologici oggi costretti a rivolgersi ad altre strutture, spesso e volentieri fuori regione. Uno schiaffo a tanta gente costretta a far di conto con un supplemento di sofferenza, nell’indifferenza della politica e di grandi burocrati paradossalmente premiati con promozioni e incarichi sebbene corresponsabili di tanto sfascio”. Incalza il movimento calabrese: “A chi giova questo stato di cose? Quali sono le ragioni alla base di questo incomprensibile immobilismo? Si tratta solo di incapacità? Di sicuro non si può indugiare oltre”. In coda, la richiesta: “Oliverio faccia chiarezza e dica come le cose stanno esattamente. Si ponga termine al balletto di competenze con il commissario Scura e si faccia valere una posizione che serva, finalmente, quali siano le reali intenzioni della Regione riguardo alla Fondazione: si è atteso anche troppo, con risultati tragici, ormai sotto gli occhi di tutti”.
Movimento politico La Calabria che vuoi
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