Un mondo sempre più globalizzato e interconnesso. La Cina moderna, un grande Paese in notevole espansione ma ancora pieno di contraddizioni. L’integrazione tra razze e culture. La tutela dell’ambiente, priorità assoluta. Le cose speciali della vita. Sono, questi, i temi e le sollecitazioni che emergono dal film CAFFÈ – NERO COME LA NOTTE, CALDO COME L’INFERNO E DOLCE COME L’AMORE in programma al Cinema Teatro SAN MARCO GIOVEDÌ 13, VENERDÌ 14 e SABATO 15 OTTOBRE. In una lettera trasmessa ai dirigenti di ogni ordine e grado l’assessore alla cultura Serena FLOTTA invita le nuove generazioni a cogliere l’occasione per andare a vedere il film e riflettere sui contenuti che lo sottendono. Nel cast, inoltre, recita anche l’attore rossanese Giovanni GALATI interpretando Pasquale. Con questa parte GALATI debutta su scala internazionale, dopo la partecipazione al film ANIME NERE (2014) del regista Francesco MUNZI.
CAFFÈ – NERO COME LA NOTTE, CALDO COME L’INFERNO E DOLCE COME L’AMORE è la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina ed è stato presentato dal regista Cristiano BORTONE come evento speciale alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia per i VENICE DAYS 2016.
LA TRAMA/IL MESSAGGIO – I sommelier dicono che il caffè abbia tre gusti: l’amaro, l’aspro e un retrogusto finale profumato. Attraverso l’elemento comune di questo prodotto così evocativo, il film racconta tre storie ambientate in tre luoghi apparentemente molto lontani fra di loro ma in realtà – nel nostro mondo sempre più piccolo – più vicini di quanto sembri. – In Italia Renzo è un appassionato sommelier del caffè ma è costretto a lavorare sottopagato in un bar di periferia. Come tanti giovani ha difficoltà a trovare uno spazio, un futuro professionale. Quando la sua fidanzata Gaia scopre di essere incinta, spinto dalla pressione degli eventi, si lascia coinvolgere nel furto di un caffè molto speciale in una torrefazione. Ma gli eventi prendono una piega inaspettata e Renzo dovrà confrontarsi con i suoi errori. – In Belgio Hamed è il proprietario di un piccolo banco dei pegni. È fuggito dall’Iraq per cercare una vita migliore per sé, la moglie e il figlioletto. Durante una violenta manifestazione di protesta, il suo negozio viene assaltato e un’antica caffettiera d’argento a cui era molto legato, viene rubata. Il destino vuole che Hamed scopra l’identità del ladro e, a discapito della sua natura pacifica, l’uomo decide di farsi giustizia da solo. Ma le cose non andranno come previsto e Hamed si ritroverà nel ruolo della vittima. – Dall’altra parte del pianeta, in Cina, Fei è un giovane manager di successo. Sta per sposarsi con la figlia del suo capo, un grosso industriale chimico. La sua vita sembra perfetta. Finché non gli viene chiesto di occuparsi di un incidente avvenuto in uno dei loro impianti nello Yunnan, la lussureggiante regione fulcro della produzione di caffè in Cina. Una misteriosa artista lo costringerà a fare i conti con la propria vita. Le tre storie s’intrecciano fino a concludersi in una risoluzione finale, un messaggio di speranza per questo mondo così fragile a cui tutti apparteniamo.
(Fonte: Lenin MONTESANTO - Comunicazione & Lobbying) |