Per le energie dedicate alla valorizzazione di tradizioni antiche in chiave moderna. Per essere testimone del fatto che il rilancio della Calabria passa dalla capacità di far emergere e conoscere le radici più profonde. Un’azienda storica calabrese che diventa un vero e proprio vanto per la regione e non solo. È, questa la motivazione con cui l’azienda CELESTINO tessuti di Rossano, è stata insignita nei giorni scorsi (domenica 18) del Premio Capo Spulico 2016, il riconoscimento che il Paese della Ciliegia più bella d’Italia, guidato dal Sindaco Rosanna MAZZIA, assegna ogni anno alle eccellenze, ambasciatrici nel mondo del migliore Made in Calabria. A ritirare il Premio assegnato dalla Giuria composta da Gianluca COVELLI, coadiuvato da Ivana FERRARO e Katia VETERE, con il supporto di Ada BIAFORE è stata Caterina, figlia di Filippo e nipote del Maestro Eugenio CELESTINO conosciuto, già dalla metà del secolo scorso, a livello nazionale ed internazionale per le collezioni di tessuti artistici realizzati con filati di pregio che hanno portato negli anni anche a collaborazioni importanti come quella con le Sorelle FONTANA e la maison GATTINONI. – Lo Store di Via Cristoforo Colombo, allo scalo è stato visitato, nelle scorse settimane, dal critico d’arte Vittorio SGARBI, dal quale lo staff di CELESTINO tessuti, ha ricevuto complimenti ed apprezzamenti. Il Premio Roseto Capo Spulico alla carriera è andato, invece, a Pino CITRIGNO, neo presidente della Calabria Film Commission. Management dell’identità e arte tessile. Dall’arte del telaio di antica tradizione longobucchese, centro montano della Sila dove l’Esecutivo guidato dal Sindaco Luigi STASI ha di recente inaugurato un museo ad hoc che custodisce tra gli altri anche lavorazioni dell’Azienda, la CELESTINO tessuti è stata capace di evolversi, valorizzando il patrimonio, innovando; abbracciando e facendo proprie le tendenze fashion della moda di oggi. La CELESTINO tessuti opera, in sintesi, una rielaborazione stilistica e concettuale dei tessuti in pura fibra naturale (il lino, la canapa, il cachemire, la seta, il cotone) e dei disegni della tradizione che, anche grazie all’ausilio di importanti stilisti e fashion designer, vengono presentati in capi di abbigliamento e preziosi accessori che incontrano il gusto della modernità. Tra i disegni trovano posto anche richiami all’importante patrimonio culturale della tradizione del territorio (in cui hanno sempre, storicamente albergato il culto e l’arte della tessitura) oltre a chiari riferimenti alla storia dei luoghi, che ancor più impreziosiscono la portata simbolica ed evocativa del percorso stilistico aziendale.
(Fonte/Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying). |