Oggi 14.08.2016 da alcuni comunicati girati su vari blog, si apprende di un’ordinanza Sindacale la n.51 del 11.08.2016, emessa a firma del Sindaco Gianni Papasso del comune di Cassano allo Jonio, che cita testualmente nei suoi tratti: “Considerato che nei campioni di acqua di balneazione, prelevati nel comune di Cassano allo Ionio, è stato riscontrato un valore di escherichia coli non conforme ai limiti del Dlgs 116/08 nelle località: - Lido laghi di Sibari; - I Casoni; - Vena Morta; - Camping Raganello; Ordina il divieto di balneazione delle sopracitate aree, e dispone l’istallazione di cartelli ben visibili.” Penso che la domanda venga spontanea? L’antivigilia di ferragosto con le spiaggie dei laghi di Sibari piene di residenti e turisti, la notizia di una simile ordinanza possa passare inosservata? Allibito ed esterefatto di tale provvedimento, che quasi incredule, consulto presso l’Albo pretorio comunale l’ordinanza e collegato al sito istituzionale dell’ARPACAL regionale, consulto i dati delle ultime rilevazioni eseguite per la balneazione lungo tutti i litorali della fascia Jonica e trovo; che proprio nei pressi dell’imprecisato “Lido laghi di Sibari” alla voce balneazione non sono state sottoposte alcune restrizioni di divieti, se non quelle generate nel rispetto delle fascia antistante lato SX e per quattrocento (400 mt.) dalla foce del Crati (in questo tratto nessuna presenza di lidi balneari). Penso a questo punto, che le considerazioni sono palesi; o l’ordinanza sindacale risulta senza nessun fondamento e quindi, un tale allarmismo risulta palesemente premeditato; oppure il Sindaco ci dica su quali elementi, ha ritenuto in modo inprecisato e aleatorio individuare l’area “Lido laghi di Sibari” soggetta a tale restrizione essendone presenti tre strutture balneari? Se i dati da lui riscontrati, siano stati forniti nel rispetto e in linea, con i risultati e le indagini campionate dall’ARPACAL effettuate e riportate sul sito istituzionale a confronto? Se l’imprecisata localizzazione “Lido laghi di Sibari” si riferisca ad un’area demaniale ben contraddistinta tra le tre strutture balneari e dove sia effettivamente geolocalizzata? Ad oggi non si è visto nessun cartello di divieti di balneazione in nessuno delle tre strutture balneari. Non intendo proseguire con altre considerazione, ma credo che quale cittadino di questo territorio e quale rappresentante politico, delegato zonale del MIR (Movimento in Rivoluzione), mi preme raccomandare alle istituzioni preposte, che una simile manovra attraverso un documento sindacale impreciso e pretestuoso, non meglio descritto e geolocalizzato; possa certamente creare ogni sorta di dubbi e incertezze sullo stato del nostro mare e sulla balneabilità dei nostri litorali, nel periodo clù della stagione di balneazione e sotto il ferragosto, danneggiando turismo e operatori balneari che da tempo aspettano di potersi ravvedere dei loro investimenti. Aspettiamo certezze e chiarimenti su questa vicenda da parte del Sindaco, che vede ancora una volta, presa di mira la località laghi di Sibari, i suoi turisti e gli operatori balneari.
Delegato zonale MIR Ingegnere Francesco GALLO |