La dirigenza del PD rossanese ha messo in moto una macchina del fango contro la mia persona. Tesseramento, questione già risolta durante la riunione a Cosenza. Commissariamento del circolo PD, come mai gli organi di garanzia Provinciali e Regionali del Partito Democratico sono completamente disinteressati alla situazione rossanese e non prendono invece i necessari ed opportuni provvedimenti? Circolo PD, chi sono i componenti del coordinamento cittadino? Chi sono i Giovani Democratici?
È quanto afferma e si chiede Achiropita Titti SCORZA membro del direttivo Provinciale (Cosenza) del Partito Democratico in merito a quella che lei stessa definisce scorretta, strumentale ed inconsistente ricostruzione dei fatti contenuti in un comunicato stampa ufficiale trasmesso ieri (venerdì 5 febbraio) alla stampa.
Tesseramento. Alla riunione di Cosenza, nella quale erano presenti Luigi GUGLIELMELLI, Franco MADEO, Antonio SALONE, Pietro MIDAGLIA, Mario SCORZA, è emerso che nessuna anomalia e nessuna violazione è stata riscontrata per ciò che attiene il circolo PD di Rossano con l’accordo della riapertura del Tesseramento. Invece, incomprensibilmente, non è mai stato riaperto dal Segretario Franco MADEO, impedendo così la partecipazione dei tanti cittadini che volevano riavvicinarsi al Partito Democratico.
I vertici del partito rossanese – scandisce Titti SCORZA – continuano a discutere di cose già risolte forse per la carenza di argomenti politici e programmatici da parte della segreteria cittadina.
Mi domando come mai gli organi di garanzia provinciali e regionali del PD si stiano completamente disinteressando della situazione rossanese e non prendano invece i necessari ed opportuni provvedimenti in ordine al commissariamento del circolo.
La visione d’insieme che purtroppo manca – continua – è che se tanti cittadini hanno riconosciuto nella mia persona un soggetto politico di riferimento è conseguenza del fatto che la medesima dirigenza cittadina non riesce ad infondere nella società rossanese alcuna fiducia.
Forse il coordinamento locale vuole continuare a gestire il PD di Rossano come un feudo, in cui la discendenza dinastica conta più delle qualità personali e professionali di una ragazza di 30 anni, laureata con il massimo dei voti, iscritta per la prima volta al PD nel 2007, attuale membro del Direttivo Provinciale del PD, e collega avvocato di tanti altri nel partito. Ancora una volta si vuole fare passare il diritto degli iscritti alle Primarie come un favore concesso dall’alto, quasi che la richiesta legittima a norma di statuto delle primarie sia un atto di lesa maestà!
Fino a quando il PD di Rossano – prosegue – non avrà il coraggio di andare in piazza, invece che riunirsi nelle segrete stanze, a guardare in faccia il suo popolo per dire che le primarie non si faranno, io continuerò la mia battaglia per garantire la rappresentanza democratica all’interno e all’esterno del partito in favore dei tanti cittadini che credono che una politica diversa sia possibile, e una Rossano migliore sia realizzabile mediante programmi seri e concretamente attuabili attraverso il coinvolgimento delle forze migliori di questa città.
Sarebbe onesto e auspicabile che venisse portata a conoscenza di tutti i cittadini e degli iscritti al PD l’identità di coloro i quali inoltrano (ieri, venerdì 5 febbraio) alla stampa ignobili comunicati privi di contenuti politici e programmatici.
Perché le persone – conclude – passano; ma le idee restano, e quelle migliori alla fine vincono! |