La forza di Rossano risiede nella sua storia prestigiosa ed in particolare nella capacità delle sue classi dirigenti e dell’intera comunità di aver sempre considerato il governo della cosa pubblica molto più autorevole ed importante di qualsiasi altro distinguo politico o elettorale contingente. È, questo, probabilmente, il valore aggiunto del nostro stesso senso vissuto di cittadinanza e di partecipazione democratica. Ed è anche l’unità di misura di quel concetto delle istituzioni e di primato della Politica che abbiamo dimostrato di saper difendere in ogni contesto e che ci viene ancora ampiamente riconosciuto nel territorio. – È quanto dichiara Stefano Mascaro rivolgendosi a quella grande fetta di elettorato che al primo turno ha legittimamente deciso di votare altri candidati a sindaco, esprimendo in forme diverse una forte esigenza di cambiamento, anche generazionale e di proiezione della Città verso il proprio futuro, superando il passato.
In questa campagna elettorale – afferma – i rossanesi hanno dimostrato una grande e diffusa voglia di costruire su basi diverse un nuovo, sano protagonismo per la nostra Città. E lo hanno fatto manifestando il loro consenso maggioritario verso la nostra proposta, ma dando peso notevole anche ad altre al di là di ogni previsione, così rafforzando complessivamente l’esigenza di ancorare l’azione di governo dei prossimi anni ad una nuova e forte attenzione ai temi della eco-sostenibilità ambientale, dell’efficienza amministrativa, della meritocrazia e del dialogo con i territori, soprattutto in tema di buone pratiche sui servizi e per la qualità della vita.
Questo messaggio, questa richiesta e questo ampio consenso, sintesi formidabile di tante aspirazioni, di progetti e soprattutto di tanta passione, non possono oggi rimanere congelati o lasciati in un cassetto in attesa del futuro. Perché il futuro non si attende, si prepara e si anticipa. Ma anche perché quel consenso è fatto di tantissime energie individuali e sociali di cui Rossano ha grande bisogno.
È a loro che ci rivolgiamo – continua – nella consapevolezza di dover costruire sin da adesso un patto sociale che abbia come premessa, priorità e metodo la capacità di ascolto e di confronto con tutte le espressioni della società civile, a partire da quanti non siamo riusciti a convincere al primo turno. Anche nella diversità è possibile lavorare per il bene comune ed ambire, insieme, a quegli obiettivi strategici che sono stati i punti cardinali di quanti hanno raccolto adesioni importanti e che oggi possiamo condividere in un progetto più forte e con maggiori possibilità di ottenere i risultati attesi. Chi vince la competizione non deve sentirsi portatore di verità assolute. Ed ancor meno può farlo chi non ha passato il primo turno e, dietro lo schermo di una professata diversità o di una vittoria morale, vorrebbe declinare la partecipazione al voto oppure addirittura farla diventare una inefficace forma di protesta a causa della non accettazione del risultato legittimo e democratico.
Il nostro augurio è quello che prevalga l’umiltà ed il senso di apertura e dialogo su tutte le strade possibili e praticabili, senza paraocchi, per elevare, ripeto anche da posizioni diverse, la qualità della vita nella nostra Città insieme al territorio, la sua forza e la sua capacità di attrazione turistica e le sue occasioni di crescita e sviluppo economico. – Ho un sogno – conclude MASCARO – che coltivo ormai con i tantissimi rossanesi che ci hanno fatto vincere al primo turno: riuscire in quest’impresa, con la libertà, l’indipendenza ed anche la creatività che tutti ci riconoscono. Ed ho l’ambizione di dare forma a questo sogno con un metodo che è poi specchio del mio carattere, della mia persona e della mia formazione: ascoltare, far tesoro dei suggerimenti e delle proposte di tutti e continuare a costruire reti e relazioni virtuose nell’interesse generale. |