In seguito alla comunicazione del Consorzio di bonifica dei Bacini dello Jonio cosentino di Trebisacce, in cui il Presidente Marsio Blaiotta ha reso noto di aver provveduto a sbloccare mandati per il pagamento delle mensilità di ottobre e novembre 2020, il Segretari Generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil della provincia di Cosenza – rispettivamente Pisani, Pietramala e Stillitano – hanno annunciato la sospensione della maniFestazione unitaria che si sarebbe dovuta tenere nella giornata di domani 14 gennaio nei pressi della sede dell’Ente consortile a Trebisacce. “Un primo segnale positivo – commentano i tre rappresentanti sindacali – frutto anche della forte azione di protesta che, insieme ai lavoratori, abbiamo messo in campo questi mesi. Accogliamo con soddisfazione questa notizia, una boccata di ossigeno per tanti lavoratori le loro famiglie, costrette, in questi mesi, a vivere di privazioni e incertezze. Purtroppo, allo stato attuale – continua la nota sindacale – restano ancora troppi i problemi che interessano questo Ente consortile. Mancano all’appello la mensilità di dicembre e la tredicesima, oltre al pagamento del TFR, mai corrisposta a molti lavoratori ora in quiescenza, che ancora aspettano questo sacrosanto diritto. L’attuale condizione di emergenza e precarietà cui sono costretti i lavoratori del Consorzio di bonifica di Trebisacce non ci consente di ritirare lo stato di agitazione, che continuerà sin quando la Dirigenza dell’Ente non onorerà gli impegni assunti in termini di pagamenti. Continueremo, inoltre, a mantenere alta la guardia e a vigliare sulla gestione complessiva del Consorzio, perché quello che serve veramente, quello di cui i lavoratori hanno realmente bisogno, è un deciso cambio di rotta nell’indirizzo amministrativo che il Presidente e la Dirigenza tutta intendono promuovere. Vorremmo, infine, segnalare al Presidente Blaiotta, che nella comunicazione si dice quasi sorpreso della maniFestazione prevista domani, ed adesso sospesa, che forse in questi mesi non è riuscito a captare i segnali di forte malessere dei dipendenti, gli stessi che nel mese di dicembre, per protesta, affrontando il freddo e le intemperie, hanno passato la notte sul tetto della centrale idroelettrica in contrada Insiti a Corigliano Rossano. Speriamo – concludono Pisani, Pietramala e Stillitano – che questo sia solo un primo passo per una gestione più virtuosa dei bilanci e per una considerazione più attenta verso i lavoratori. Continueremo a vigilare e, se le risposte non saranno quelle attese, proclameremo la maniFestazione che, ribadiamo, non è annullata ma soltanto sospesa». |