Lui si chiama Filippo Demma. Classe 1971, archeologo MIBACT con mansioni direttive precedenti presso i Campi Flegrei e con classe da vendere, lui, Demma, è ufficialmente il nuovo Direttore del M. U. N. A. S. ovvero del Museo nazionale Archeologico della Sibaritide. «Tredici importanti realtà del patrimonio culturale italiano – ha dichiarato il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini – hanno ora un direttore selezionato tra i massimi esperti internazionali, grazie all’accurato e scrupoloso lavoro di valutazione effettuato da una commissione di alto livello scientifico che ringrazio pubblicamente per il grande lavoro svolto in questi mesi. Un metodo innovativo che sta contribuendo con successo alla modernizzazione del sistema museale nazionale». Demma, che vanta una rilevante attività di ricerca in ambito archeologico nonché una variegata esperienza nell’ambito della tutela, gestione e restauro dei monumenti con particolare riferimento ai siti archeologici subacquei, guiderà il Parco e Museo di Sibari e chissà che non si imbatta, e noi con lui, in una sorta di Atlantide, la piana di Sibari nelle sue stratificazioni al di sotto del livello del mare. Un auspicabile benvenuto per il nuovo manager di questo sito dalle tante meraviglie ancora da portare in superficie. Ma, andando vedendo. Intanto, bene arrivato Direttore.
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