A San Demetrio Corone, nel palazzo Marchianò, nel corso di un incontro con il circolo locale del Partito democratico, l’associazione politico-culturale Controcorrente ha presentato le sue “Dieci proposte per un Pd controcorrente“, proposte per un partito da ricostruire nei contenuti programmatici e nella sua organizzazione in occasione del rinnovo dei suoi organismi provinciali e regionali. Il presidente dell’associazione Antonio Tursi e il socio Gianvincenzo Benito Petrassi, segretario nazionale della Uil Temp, ne hanno discusso con simpatizzanti, iscritti, dirigenti e amministratori. Tursi ha sostenuto la necessità di una spinta dal basso, dalla base, dai territori per rinnovare il Pd e rilanciare la sua capacità di intercettare ed esprimere le istanze dei cittadini. “Se non si riuscirà a costruire un Pd autonomo dagli eletti nelle istituzioni, non si invertirà la tendenza a utilizzare il partito solo come un comitato elettorale. Con il paradossale esito che ormai vengono sempre più a mancare proprio i risultati elettorali, come elezioni politiche e regionali recenti hanno dimostrato. Occorre invece un partito-comunità capace di consentire una partecipazione continua dei suoi iscritti e un confronto aperto con la società civile”. Petrassi dal canto suo ha sottolineato con forza come l’associazione Controcorrente debba spronare il Pd a rispondere ai bisogni concreti dei cittadini, occupandosi di quelle questioni che riguardano la loro vita quotidiana. Ha così lanciato la sfida di trasformare le proposte oggetto di discussione in una vera e propria mozione al prossimo congresso provinciale del partito, attestata anche la presenza in Controcorrente di soci provenienti da tutti i territori della provincia cosentina e impegnati attivamente nella vita politica. Ad accogliere l’associazione Controcorrente, Carolina Casalnovo nel duplice ruolo di vicepresidente della stessa associazione e di segretaria del circolo Pd di San Demetrio, che ha sottolineato la difficoltà di coinvolgere i cittadini nella tradizionale forma partito e dunque la necessità di pensare nuove forme di partecipazione che riconoscano il valore delle piattaforme digitali e dei social network, ma che non si fermino a queste. Il sindaco del paese arbereshe Salvatore Lamirata ha ribadito la necessità di un rinnovato impegno nella politica attiva come unica alternativa alle derive di stampo populista. Un impegno finalizzato a riconoscere e perseguire interessi collettivi e non unicamente interessi esclusivi. Il senatore Cesare Marini ha sottolineato i limiti di presenza e di organizzazione dell’attuale Pd calabrese e l’azione poco incisiva dei commissari nominati dalla segreteria nazionale. Ha auspicato perciò una spinta dal basso per ricostruire gli organismi del Pd e riprendere il confronto politico al loro interno, mettendo in luce però le maggiori difficoltà che l’azione politica oggi incontra rispetto al passato. Presenti tra gli altri anche il consigliere del comune di San Cosmo Albanese, Francesco Macrì e il vicesindaco di Vaccarizzo Giuseppe Borrelli, che hanno portato il loro contributo ritenendo molto positivo il momento di confronto organizzato a San Demetrio.
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