Dalla necessità di abbattere i costi e gli sprechi sul consumo di energia elettrica alla possibilità di restituire ai cittadini ambienti e territori sempre più salutari. A questo mira la proposta di legge regionale “per il contenimento dell’inquinamento luminoso e il risparmio energetico e per il corretto impiego delle risorse energetiche”. Una misura innovativa e di adeguamento agli standard europei che tende a restituire ai calabresi una regione che sappia tutelare la salute dei cittadini, sostenere le politiche per una smart city governance efficace e restituire alla natura gli spazi occupati oltremodo dall’uomo. La proposta di Legge N.29/XI è stata presentata nei giorni scorsi dal Presidente del gruppo UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, e dal 20 luglio è già al vaglio delle Commissioni consiliari Risorse naturali, per l’esame di merito, e quelle al Bilancio e Assetto e utilizzo del territorio per il parere. «Sapete – dice Graziano - cosa hanno in comune i maggiori costi per la ricerca scientifica spaziale, i disturbi del sonno e la pericolosa inibizione dei produttori ormonali di melatonina, essenziale per il funzionamento del sistema endocrino degli esseri viventi? L’inquinamento luminoso. Un problema impercettibile ma che esiste, è pericoloso e contro il quale la Calabria è una delle pochissime regioni d’Europa a non aver dato un quadro normativo di contrasto a questo fenomeno». «Stiamo parlando – aggiunge il capogruppo dell’UDC - di tutto quel complesso di luci, fari, fonti luminose notturne e artificiali che ha portato, nel tempo, ad avere cieli in cui la luce artificiale supera quella naturale. La causa principale dell’inquinamento luminoso – precisa - è certamente dovuta alle emissioni di impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, di scarsa qualità e non a norma, ovvero a quegli impianti che invece di erogare un’illuminazione funzionale, corretta, adeguata e senza sprechi, abbagliano inutilmente e creano danni. E di queste situazioni ne è piena la Calabria. Credo che ognuno di noi quotidianamente si trovi a dover fare i conti con una fonte luminosa troppo forte che disturba e che, nell’inconsapevolezza generale, è anche dannosa alla salute». «Ecco, a tutto questo – precisa ancora Graziano - cercheremo di porre rimedio con una nuova proposta di legge che non solo metterà al pari la nostra Regione con le leggi europee, ma avrà anche un quadro nuovo e innovativo rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. Di fatto – conclude - andremo a colmare un vulnus per una regione che vuole e che deve stare al passo coi tempi.
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