Da uomini e donne, madri e padri di famiglia, disoccupati e lavoratori in mobilità in deroga, giovani e meno giovani, uniti tutti da una nomea comune, cioè quella di ospiti indesiderati e di zavorra da cui sbarazzarsene in qualsiasi modo, meglio quanto prima. E’ quello che sta accadendo in questi frenetici giorni dove l’imperativo più recente è quello di mettere alla gogna quel cospicuo numero di vite rappresentato da forze lavoro a basso costo e che rendono al meglio i compiti affidati nei settori in cui si trovano ad operare (Enti,Giustizia,Mibact,Miur), senza garanzie contributive e previdenziali e con le solite pacche sulle spalle su persone che nonostante tutto hanno l’arte di nascondere bene il proprio disagio personale di precari abbandonati a se stessi perché nessuno ha interesse a portare avanti la lotta di queste persone dopo essere state disattese per anni con vane promesse in termini di garanzie lavorative nei settori in cui operano. Come è ben noto “è impulso della parte politica l’attuazione di nuove misure di politiche attive“. Ma l’apoteosi verso l’attuale giunta regionale calabrese, cesserà di essere tale per via dell’ultima proposta avanzata riguardo al futuro dei tirocinanti calabresi. E’ notizia dell’ultima ora che nessun tirocinio sarà più attivato. Che nessun nuovo tirocinante o precario ci dovrà essere e si ha intenzione di parcheggiare queste persone, pertanto declassandole, presso nel settore privato con ManiFestazioni rivolte alle aziende private per incentivare l’inserimento di chi ha svolto percorsi formativi con la Regione. Quindi da parte dell’attuale giunta regionale anziché interloquire con l’attuale governo Pd-5Stelle affinché i tirocinanti calabresi possano continuare ad esplicare le proprie competenze nei settori a cui sono assegnati, con questo terribile escamotage, si troveranno sradicati con quelle competenze acquisite di anno in anno, per essere dirottati nella selva oscura del privato. Quindi il futuro che si prospetta per i tirocinanti calabresi, dopo anni e anni di formazione finanziata nei settori in cui operano, avrà l’odore di beffa per queste persone anche per l’ingente entità di risorse investite in questi anni per qualificarle nei settori in cui operano. E le sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) saranno compiacente con questo misfatto a danno dei tirocinanti calabresi? (che oltre all’abbandono da parte dell’attuale giunta regionale calabrese, non hanno mai trovato gradimento da parte dell’attuale governo Pd-Cinque5).
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