Il Sindaco di Trebisacce, Avv. Franco Mundo, ha inviato una missiva ai colleghi primi cittadini dei Comuni contigui dell’Alto Ionio, al fine di proporre un incontro e un Consiglio comunale congiunto, finalizzati ad avviare una discussione che abbia come argomento una possibile fusione o associazione dei Comuni stessi. Nella missiva si legge: “Facendo seguito alla lettera e alla richiesta dello scorso ottobre 2019, alle quali non è stato dato seguito per l’imminenza delle elezioni regionali e per via della successiva emergenza legata al COVID-19, ritengo opportuno riprendere l’iniziativa al fine di avviare un confronto politico-istituzionale tra Comuni contigui, il cui fine sia cercare di dare soluzioni organizzative quale presupposto per un riassetto istituzionale che possa comportare benefici in termini di qualità dei servizi, economie nella gestione e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini dell’Alto Ionio, nella consapevolezza delle difficoltà dei comuni, soprattutto dei più piccoli, nel garantire i servizi essenziali . La legge 56/2014 (legge delrio), prevede e consente delle premialità per gli enti locali che adottano provvedimenti tesi all’addivenire a soluzioni che garantiscono servizi a minor costo e con più efficienza. In tale contesto, considerate le affinità, la contiguità e la vicinanza delle comunità in indirizzo (Trebisacce, Villapiana, Plataci, Francavilla, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria, Amendolara, Albidona, Alessandria del Carretto), alcune delle quali già di fatto conurbate ritengo opportuno nell’interesse dei Comuni avviare un confronto costruttivo e di verifica delle condizioni per giungere all’erogazione di servizi in associazione al fine di renderli più efficienti ed economici, nonché di verificare la possibilità di una reale conurbazione politico-amministrativa, nel rispetto delle tradizioni e della propria storia, anche per incentivare le attività e stimolare la crescita delle ricchezze e delle bellezze naturali, vero grande patrimonio delle comunità. Per tali motivi ritengo opportuno avviare una serie di incontri e una propositiva discussione politica in un unico Consiglio comunale aperto ai Comuni disponibili, che possa evidenziare la possibilità di creare maggiori opportunità, anche per la forte valenza e incidenza politica che si verrebbe a creare con un territorio più vasto, al fine di creare un’area omogenea e più forte, non solo demograficamente, ma anche politicamente”. |